Influenza 2024-2025, parla Bassetti: sintomi e vaccino, cosa fare per evitarla

Influenza 2024-2025, parla Bassetti: sintomi e vaccino, cosa fare per evitarla

L’influenza stagionale 2024-2025: prepariamoci ad un aumento significativo dei casi, sintomi e consigli.

Con l’arrivo della stagione autunnale, cresce la preoccupazione per un boom di contagi legati all’influenza stagionale e ad altri virus respiratori. Secondo il professor Matteo Bassetti, primario di Malattie Infettive all’Ospedale San Martino di Genova, l’Italia potrebbe affrontare una stagione influenzale senza precedenti, con oltre 20 milioni di italiani colpiti tra novembre e febbraio. “Febbre, malessere generale e polmoniti da influenza saranno tra i sintomi più comuni“, sottolinea l’esperto intervistato da FanPage.it, che invita la popolazione a vaccinarsi senza indugi.

Influenza 2024-2025: principali sintomi

L’esperienza australiana suggerisce che anche in Italia la stagione influenzale sarà particolarmente intensa, con un picco di infezioni che potrebbe arrivare già tra Natale e Capodanno. A contribuire alla diffusione del virus saranno anche le nuove varianti di Covid, che si sommeranno ai classici virus influenzali. “La stagione influenzale tende a essere sempre più anticipata”, afferma Bassetti, evidenziando la necessità di vaccinarsi il prima possibile.

Febbre, dolori muscolari, tosse e mal di gola saranno i sintomi più comuni, ma in alcuni casi si potranno sviluppare anche complicanze più gravi come la polmonite. Bassetti avverte: “L’influenza è uno degli agenti eziologici della polmonite”, e per questo è fondamentale non sottovalutare l’importanza del vaccino. Nonostante la disponibilità di vaccini aggiornati, l’Italia resta tra i Paesi con un tasso di vaccinazione relativamente basso, soprattutto tra le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani e immunodepressi.

La maggiore circolazione dei virus respiratori potrebbe essere legata anche alla fine delle misure anti-Covid, come l’uso della mascherina e il distanziamento sociale. “Per quasi tre anni i nostri anticorpi non hanno ‘fatto ginnastica’“, spiega Bassetti, facendo riferimento alla mancanza di esposizione ai virus influenzali durante il periodo della pandemia. Bambini nati tra il 2019 e il 2020, che non hanno mai avuto contatti con questi virus, potrebbero essere tra i più colpiti, rischiando di manifestare forme più gravi di influenza.

Vaccinarsi subito: la migliore arma di prevenzione

Secondo Bassetti, l’unico modo per evitare una diffusione massiccia del virus è la vaccinazione. Le campagne vaccinali sono già iniziate in diverse regioni italiane, e nelle prossime settimane i vaccini saranno disponibili su tutto il territorio nazionale. Il professore sottolinea che “meno gente si vaccina, maggiore è la possibilità che il virus si diffonda rapidamente”.

L’influenza stagionale 2024-2025 si prospetta come una delle più aggressive degli ultimi anni. Per ridurre al minimo l’impatto sociale ed economico della malattia, è fondamentale che la popolazione aderisca alle campagne vaccinali, soprattutto coloro che appartengono a categorie a rischio.