Timore per la stagione dell’influenza nel 2024: virologi allertano su un possibile aumento dei contagi e un calo delle vaccinazioni.
Con l’avvicinarsi della stagione invernale del 2024, virologi e medici di famiglia lanciano l’allarme su una possibile intensificazione dell’influenza stagionale in Italia.
La preoccupazione deriva da un trend negativo già osservato in Australia. Dove la stagione influenzale appena conclusa si è rivelata più severa rispetto agli anni precedenti.
“Quello che presumibilmente accadrà da noi, lo vediamo da quello che è accaduto in Australia“, avverte Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano.
Il calo delle vaccinazione per l’influenza nel 2024
Nel corso della stagione influenzale 2023-2024, come riportato da Leggo.it. la copertura vaccinale in Italia ha subito un preoccupante calo, scendendo al 18,9% della popolazione.
Questo rappresenta un ritorno ai livelli pre-pandemia, lontani dal picco del 65,3% raggiunto nel 2020-21, durante l’emergenza Covid.
“Lo scorso anno è stato un disastro nei confronti dei soggetti a rischio“, afferma Pregliasco, sottolineando l’importanza del vaccino, in particolare per gli anziani e le persone con patologie croniche.
Francesco Vaia, Direttore della prevenzione del Ministero della Salute, ribadisce che la vaccinazione anti-influenzale rimane uno strumento essenziale di prevenzione.
Un altro fattore critico per il successo della campagna vaccinale sarà la tempestività nella distribuzione delle dosi.
L’anno scorso è stato caratterizzato da ritardi nell’approvvigionamento del vaccino contro il Covid-19. Questo può essere somministrato contemporaneamente all’antinfluenzale.
“I nostri software ci permettono di identificare rapidamente i pazienti target per età, cronicità e fragilità. Speriamo che le vaccinazioni vengano rese disponibili dai primi di ottobre nei nostri studi“, afferma Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg.
Le farmacie avranno nuovamente un ruolo importante nella somministrazione dei vaccini, come già accaduto l’anno scorso, soprattutto in regioni come Liguria e Lombardia.
Monitoraggio dell’influenza aviaria
Mentre l’attenzione è concentrata sull’influenza stagionale, negli Stati Uniti si registra un nuovo caso di influenza aviaria, il primo del 2024 senza contatto con animali malati.
“E’ il 14esimo caso umano di H5 negli Stati Uniti nel 2024 e il primo senza un’esposizione ad animali malati o infetti“, ha dichiarato il CDC, sottolineando che il rischio di diffusione tra la popolazione resta comunque basso.
Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma, invita alla prudenza: “Per ora si tratta di un allarme non basato su dati scientifici, ma va monitorato con attenzione“.
