Il Ministro delle Infrastrutture Giovannini parla dell’incidente della funivia del Mottarone durante l’informativa alla Camera.
Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini è intervenuto alla Camera per un’informativa sull’incidente della funivia sul Mottarone. Durante il suo intervento il ministro ha fatto il punto della situazione anche sullo svolgimento delle indagini.
Incidente Mottarone, l’informativa del Ministro Giovannini alla Camera
“Sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni del lavoro, dal quale sarebbe derivato il disastro. In particolare l’attività investigativa ha permesso di accertare gravi e concreti elementi di responsabilità in capo al Tadini, il quale pur consapevole dei potenziali rischi, con l’assenso del Perrocchio e del Nerini, ha consentito la messa in funzione dell’impianto con la presenza su una delle due cabine del dispositivo cosiddetto a forchetta che impedisce l’eventuale attivazione del sistema di frenaggio di emergenza, al fine di evitare il continuo blocco dell’impianto”, ha dichiarato il ministro Giovannini alla Camera in occasione dell’informativa sulla tragedia del Mottarone.
Il freno di emergenza manomesso
Giovannini ha fatto anche il punto sulla dinamica dell’incidente: “La presenza della forchetta ha impedito all’atto della rottura del cavo traente l’arresto della cabina, che in quel momento sta salendo in vetta, con il conseguente verificarsi dei fatti […]. Il freno sulla fune portante è costituito da pinze che possono stringere la fune portante e generare l’azione frenante per arrestare il carrello per effetto dell’attrito. Pertanto una riduzione della tensione o un suo annullamento dovuto alla rottura della fune traente, per altro un evento molto raro nell’esperienza italiana, provoca automaticamente l’intervento del freno e all’arresto del veicolo“.