Domenica l’India ha scaricato 85 metri cubi d’acqua al secondo nei serbatoi nel Sutlej, provocando il cedimento di alcune dighe e dando inizio al disastro.
Una regione del Pakistan è in ginocchio: l’intera provincia del Punjab è praticamente allagata e la colpa di tutto questo dovrebbe essere dell’India. Lo Stato confinante, infatti, ha versato questa domenica un’ingente quantità d’acqua nel fiume che attraversa i due Paesi, provocando lo sfondamento di alcune dighe.
L’attuale disastro naturale è stata definito come la peggiore inondazione degli ultmi 35 anni. 100 mila persone sono state evacuate dai villaggi sommersi dall’acqua. “Le abbiamo trasferite in luoghi più sicuri”, ha commentato il portavoce dei servizi di emergenza locale.
L’anno scorso i morti erano stati 1700
Il Pakistan non è nuovo a tragedie di questo tipo: nel 2022 più di 1700 persone erano morte a causa delle alluvioni. Disastri che avevano causato la perdita di oltre un milione di capi di bestiame ed altri otto milioni di sfollati.
Come affermato in precedenza, stavolta la colpa sarebbe tutta dell’India che, domenica, ha scaricato quasi 85mila metri cubi d’acqua al secondo nei suoi serbatoi sul Sutlej. A riferirlo è stato il capo del governo del Punjab, Mohsin Naqvi. Le inondazioni, inoltre, potrebbero peggiorare nelle prossime ore: sono previste piogge monsoniche sul Pakistan.