L’Inps sostiene l’assunzione di donne vittime di violenza: le ultime novità

L’Inps sostiene l’assunzione di donne vittime di violenza: le ultime novità

L’Inps lancia un incentivo rivoluzionario per le assunzioni di donne vittime di violenza.

L’Italia compie un passo significativo verso il sostegno alle donne vittime di violenza e alla loro reintegrazione nel mondo del lavoro. Con la circolare numero 41 del 5 marzo 2024, l’Inps introduce un bonus assunzione che promette di rivoluzionare l’accesso al lavoro per questa categoria vulnerabile.

Il nuovo esonero dal versamento dei contributi previdenziali è una misura di supporto che mira ad incentivare le aziende all’assunzione di donne disoccupate, beneficiarie del Reddito di libertà.

Un bonus per l’inclusione lavorativa delle vittime di violenza

La legge di Bilancio 2024 (tramite l’articolo 1, comma 191) ha stabilito che le aziende che assumono donne vittime di violenza possono beneficiare di un esonero completo dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 8mila euro all’anno, per contratti stipulati nel periodo 2024-2026.

Questo importo, che può essere ripartito su base mensile (667 euro), si applica per le assunzioni a tempo determinato o indeterminato, anche in modalità part-time o somministrazione, e mira a facilitare l’inserimento lavorativo di queste donne, contribuendo così alla loro autonomia economica e sociale.

Requisiti per l’accesso al bonus

Per accedere a questo incentivo, le candidate devono essere disoccupate e beneficiarie del Reddito di libertà. La definizione di disoccupata segue i criteri del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, che identifica come tali coloro che sono attivamente in cerca di lavoro e disponibili a partecipare a iniziative di politica attiva del lavoro.

Inoltre, è essenziale che le donne siano già beneficiarie del Reddito di libertà, una condizione che sottolinea l’intenzione di supportare chi si trova in una situazione di maggior vulnerabilità. Questo incentivo non solo rappresenta un’opportunità di riscatto sociale e professionale per le donne vittime di violenza, ma si pone anche come un forte stimolo per le imprese ad agire in modo socialmente responsabile.

Offrendo un sostegno economico tangibile, il bonus facilita le assunzioni e promuove una cultura di inclusione e sensibilità verso tematiche di grande rilevanza sociale.