INPS, si cercano 23 milioni che sarebbero finiti nelle generose liquidazioni dei dipendenti

La denuncia di Boeri alla Corte dei Conti: mancherebbero nelle casse dell’INPS 23 milioni di euro circa, finiti nelle liquidazioni dei dipendenti.

Continua a far discutere il testo della manovra. Mentre le opposizioni politiche continuano a dichiarare guerra al governo, i cittadini guardano con preoccupazione a tutti i provvedimenti inseriti nel maxi emendamento, sottratto all’analisi della Commissione del Senato. A preoccupare è soprattutto il capitolo pensioni, con un taglio – inaspettato – di circa 23 milioni di euro denunciato dall’INPS.

Il Giornale: riflettori puntati su ventitré milioni di euro “di ammanco”

Stando a quanto riportato da Il Giornale, i vertici dell’INPS avrebbero scovato un ammanco di circa 23 milioni di euro. Il nodo sarebbe da rintracciarsi in circa duecento pensioni gonfiate, ossia liquidazioni di professionisti alle dipendenze dell’INPS che sarebbero state calcolate per eccesso. Come sottolineato anche dal quotidiano, la questione è complessa e una semplificazione eccessiva rischierebbe di trasformarsi in una errata comunicazione. La cosa certa è che qualche milione mancherebbe all’appello e, nelle intenzioni di Boeri, dovrebbero tornare nelle casse dell’Istituto per tornare a disposizione dei cittadini italiani.


Inps Torino

Le segnalazioni di Tito Boeri alla Corte dei Conti

La questione sarebbe arrivata all’attenzione del presidente Tito Boeri che ha segnalato la faccenda alla Corte dei Conti che dovrà esprimersi sulle liquidazioni gonfiate riservate ai dipendenti Inps. Da chiarire anche la posizione dei predecessori di Boeri, che non solo sarebbero stati a conoscenza dell’inghippo, ma lo avrebbero anche avallato. Non è da escludere che sulla questione voglia essere informato anche il governo