Il caso è scoppiato sui cedolini delle pensioni minime di luglio. La denuncia della Cgil.
Secondo la Cgil, sui cedolini delle pensioni di luglio qualcuno “ci ha messo la manina“. Pare che qualcuno, all’interno dell’Inps, abbia interesse a far apparire la quattordicesima mensilità come un aumento delle pensioni minime. Tutto sembra, tranne che un errore, anche se all’Inps minimizzano la situazione e promettono di correggere la dicitura già oggi. Nel frattempo, migliaia di pensionati hanno ricevuto una busta paga con un’informazione palesemente sbagliata, che fa pensare a chi legge che il governo abbia aumentato l’assegno di centinaia di euro.
Le segnalazioni arrivate alla Cgil
La Cgil ha denunciato l’errore, più o meno intenzionale, commesso dall’Inps, dopo aver ricevuto molte segnalazioni da parte dei propri affiliati. Quando le pensioni vengono pagate nei primi giorni del mese, infatti, è possibile accedere in anticipo online ai cedolini, che arrivano a partire dalla fine del mese precedente.
Quindi, alla fine di giugno, vari pensionati che ricevono il trattamento minimo hanno verificato il loro cedolino per capire quanto corrispondeva all’aumento promesso dal governo, ma hanno avuto una sorpresa. Sotto la voce “aumento pensioni basse 2023” sono apparse centinaia di euro. Peccato che, in realtà, l’aumento sia di soli 8 euro per i pensionati di età inferiore ai 75 anni e di poco più di 30 euro per gli over 75.
L’arcano viene rivelato da un asterisco che spiega che si tratta della quattordicesima mensilità. L’indicazione di un aumento delle pensioni basse nel 2023 è errata. Anche perché l’aumento in sé non è nemmeno incluso nella quattordicesima, ma nel calcolo generale del trattamento lordo.