Inps, pagamenti bloccati: cosa c’è dietro la “sospensione e revoca”

Inps, pagamenti bloccati: cosa c’è dietro la “sospensione e revoca”

L’Inps sospende l’Assegno di Inclusione senza preavviso: ma la sentenza del Tribunale ripristina il beneficio. Ecco chi è a rischio revoca.

L’Inps ha improvvisamente bloccato l’Assegno di Inclusione a una cittadina italiana, scatenando un’ondata di incertezze. Il caso, nato da una sentenza del Tribunale di Chieti, ha acceso i riflettori su criticità nella gestione del sussidio, lasciando molte famiglie con il fiato sospeso.

Per migliaia di nuclei familiari, soprattutto in alcune regioni d’Italia, questo sostegno rappresenta una vera ancora di salvezza. Ma cosa succede se l’Inps decide di sospenderlo senza preavviso?

Chi rischia davvero la revoca dell’assegno?

La questione non si è chiusa con la sentenza del Tribunale di Chieti. L’Inps, infatti, non si è nemmeno costituito in giudizio dopo essere stato notificato del ricorso il 4 dicembre 2024, lasciando aperti molti interrogativi sulla gestione delle revoche.

Questo episodio, infatti, solleva preoccupazioni su possibili altri casi simili e su quanto possa essere fragile la posizione di chi dipende da questi assegni per il proprio sostentamento. Chi percepisce l’Assegno di Inclusione deve quindi prestare attenzione a eventuali anomalie nelle erogazioni. E, in caso di sospensione ingiustificata, ricorrere immediatamente a un legale per far valere i propri diritti. Ma nel dettaglio, cosa è successo?

La decisione del Tribunale sulla revoca dell’Assegno di Inclusione

La donna in questione, come riportato da Economiafinanzaonline.it, aveva ricevuto l’Assegno di Inclusione regolarmente da gennaio a ottobre 2024. Tuttavia, senza alcuna comunicazione formale, l’INPS ha bloccato l’erogazione del sussidio. Costringendola a rivolgersi a un legale per capire le ragioni di questa scelta improvvisa.

L’avvocato dell’Inca Cgil, analizzando i documenti, ha constatato che non esisteva alcuna motivazione valida per la sospensione del beneficio. La vicenda è quindi arrivata dinanzi al Tribunale di Chieti, che ha riscontrato una grave violazione dei principi di trasparenza amministrativa da parte dell’Inps.

La donna aveva fornito tutta la documentazione necessaria per dimostrare il suo diritto a ricevere l’assegno, rendendo ingiustificabile la revoca. Il giudice ha dunque stabilito che l’Inps ripristinasse immediatamente l’erogazione dell’Assegno di Inclusione, confermando l’illegittimità del blocco.

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