Insegnante ucciso a scuola: movente economico?

Insegnante ucciso a scuola: movente economico?

Ancora giallo sul caso della morte di Marcello Toscano, l’insegnante di Melito ucciso a coltellate nella scuola in cui lavorava.

Gli inquirenti stanno continuando le indagini sul caso dell’insegnate di Melito ucciso con diverse coltellate all’interno della scuola in cui lavorava come professore di sostegno. Le forze dell’ordine hanno anche predisposto lo stato di fermo nei confronti di un uomo, accusato di aver ucciso l’insegnante Marcello Toscano. Gli inquirenti stanno vagliando la pista del movente economico, ma ancora non ci sarebbe stata nessuna confessione da parte dell’indiziato. Ad occuparsi del caso gli investigatori della Procura di Napoli Nord.

La vicenda

Lo scorso 27 settembre, il corpo privo di vita di un insegnante è stato ritrovato all’interno della scuola in cui lavorava, privo di vita, in un cespuglio dentro una capsula. Pare che l’uomo sia stato ucciso a coltellate: gli inquirenti stanno indagando per omicidio colposo. La vittima è Marcello Toscano, 64 anni, insegnante di sostegno che lavorava nella scuola “Marino Guarano” di Melito, nel Napoletano. Quella stessa scuola, è stata teatro della sua morte.

Il movente

In un primo momento gli inquirenti hanno supposto che il movente del killer fosse d’interesse politico. Difatti, Marcello Toscano aveva avuto una carriera come consigliere comunale a Mugnano. Inoltre durante le ultime amministrative era stato il primo dei non eletti del Pd. Pare però che il gesto compiuto dal killer non sia relativo a moventi politici.

Escluse anche le ipotesi di dissidi emersi sul luogo di lavoro o motivazioni sentimentali. Restano ancora tanti interrogativi: perché Marcello Toscano è stato ucciso? Gli inquirenti iniziano a domandarsi se il movente sia di natura economica.

Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione italiano, si è detto sconcertato per l’avvenimento. Le sue parole in merito alla vicenda: “Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto”.

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