Inter: crolla contro il Parma, ecco il perché
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inter: crolla contro il Parma, ecco il perché

Simone Inzaghi

L’Inter si fa rimontare dal Parma dopo il doppio vantaggio: la gestione in funzione della Champions contro il Bayern si rivela un boomerang.

Nel calcio moderno, la gestione delle risorse è diventata una componente fondamentale del successo. Le squadre di vertice si trovano spesso a dover bilanciare l’impegno in campionato con le coppe europee, e non sempre questo equilibrio riesce. Anche una squadra solida come l’Inter, attualmente tra le favorite per lo scudetto, può inciampare quando la mente si proietta troppo avanti.

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi

Il Parma cambia passo, l’Inter rallenta

Il match contro il Parma, sulla carta ampiamente alla portata dei nerazzurri, sembrava un’occasione perfetta per consolidare il primato in Serie A. Il primo tempo è stato dominato dagli uomini di Inzaghi (assente, sostituito dal vice Farris), che hanno chiuso in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Darmian e Thuram. Una prestazione autoritaria, suggellata anche da due interventi salva-risultato di Yann Sommer, che aveva mantenuto inviolata la porta in due occasioni pericolose.

Ma nella ripresa, qualcosa è cambiato. Cristian Chivu, tecnico dei ducali, ha rivitalizzato la sua squadra, che ha alzato il baricentro e messo in difficoltà un’Inter improvvisamente fragile. Quando Bernabé ha accorciato le distanze, la reazione nerazzurra è stata più mentale che tattica: nervosismo, confusione, scelte lente dalla panchina.

Francesco Acerbi è apparso affaticato, Bisseck spaesato, e in mezzo al campo né Calhanoglu né Asllani hanno saputo guidare la squadra. La sensazione è che alcuni cambi non siano stati pensati per salvare la partita, ma per preservare energie in vista della prossima, ben più prestigiosa sfida.

La testa era già a Monaco

Le sostituzioni, tutte improntate alla gestione delle forze, hanno dato il segnale sbagliato. L’Inter non è più riuscita a contenere un Parma galvanizzato, che ha pareggiato meritatamente. E così, mentre lo spogliatoio nerazzurro parlava di “una partita alla volta”, il campo raccontava un’altra storia: quella di una squadra con la testa già a Bayern Monaco.

Il messaggio è chiaro: il turnover in vista della Champions ha tolto lucidità e concentrazione a una squadra che, invece, doveva pensare solo ai tre punti. Un inciampo che pesa, in un momento in cui ogni dettaglio può fare la differenza.

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ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2025 17:31

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