Sospeso tra debiti e passioni, il futuro del club ai margini di un precipizio finanziario, ecco come stanno le cose con Zhang e l’Inter.
Steven Zhang, alla guida dell’Inter, si trova in una difficile situazione. Il peso del finanziamento ottenuto da Oaktree, pari a 275 milioni di euro, rappresentava una boccata d’aria per il club nel breve termine, ma si sta trasformando in una potenziale trappola finanziaria nel lungo periodo. Con tassi d’interesse in continua ascesa, la cifra dovuta potrebbe sfiorare i 400 milioni entro il cruciale 20 maggio 2024, data di scadenza del debito.
Zhang ha davanti a sé diverse strade. Potrebbe optare per restituire la somma, rischiare di perdere le sue preziose azioni dell’Inter, messe come garanzia, o avventurarsi nel complicato mondo del rifinanziamento cercando di posticipare il problema. Attualmente, sembra che Zhang voglia intraprendere quest’ultima strada, con la speranza di trovare condizioni di mercato più favorevoli e tassi d’interesse meno esorbitanti. Tuttavia, è una decisione carica di rischi.
Rifinanziamento: una mossa azzardata?
Le complicazioni legali personali che gravano su Zhang e le proiezioni che vedono i tassi d’interesse avvicinarsi al 16%, rendono l’idea di un nuovo finanziamento, in particolare di tipo Pik, alquanto temeraria. Questo tipo di finanziamento ha la caratteristica di aumentare di anno in anno, potenzialmente trascinando il club in una spirale di debiti.
Il futuro dell’Inter e la reputazione di Zhang sono in bilico. Le prossime mosse finanziarie del presidente potrebbero segnare un punto di svolta cruciale non solo per la squadra ma anche per il suo legame personale con il mondo nerazzurro.