Inter, il mito dei 22 titolari: la verità
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inter, il mito dei 22 titolari: la verità

giocatori dell'Inter

Prestazioni altalenanti dalla panchina: cosa insegna la Supercoppa contro il Milan sulle vere forze dell’Inter.

L’Inter è spesso considerata la squadra con la rosa più forte della Serie A, grazie agli investimenti significativi in ingaggi e trasferimenti. Tuttavia, l’idea che disponga di 22 titolari di pari livello è oggetto di discussione.

Nel recente derby di Supercoppa contro il Milan, alcune sostituzioni hanno evidenziato differenze di rendimento. Ad esempio, l’uscita di Calhanoglu per Asllani ha coinciso con un calo di prestazione, con quest’ultimo tra i meno efficaci in campo. Situazioni simili si sono verificate con i cambi Mkhitaryan-Zielinski e Thuram-Taremi.

Mehdi Taremi
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In particolare, l’ingresso di Taremi, pur avendo segnato, ha modificato la dinamica offensiva, privando la squadra della profondità offerta da Thuram. Anche in difesa, la sostituzione di Pavard con Bisseck ha mostrato differenze, con quest’ultimo ancora in fase di affinamento nelle letture difensive.

È naturale aspettarsi molto di più dall’Inter, dati i successi recenti, ma pretendere prestazioni impeccabili in ogni circostanza potrebbe essere irrealistico. L’allenatore Simone Inzaghi ha sottolineato che anche il Milan aveva assenze importanti, sebbene l’Inter abbia dovuto fare a meno di giocatori chiave come Acerbi, Pavard, Thuram e, durante la partita, Calhanoglu.

Quando l’Inter deve attingere alla panchina, emergono differenze qualitative in ruoli chiave, influenzando il possesso palla e la mentalità della squadra, aspetti cruciali per mantenere stabilità durante una stagione intensa.

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ultimo aggiornamento: 7 Gennaio 2025 13:43

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