Inter-Milan, male Donnarumma, Suso, Calhanoglu e Bonaventura. Higuain non pervenuto. Colpa dei giocatori o colpa del tecnico?
Poteva essere il derby della svolta per il Milan che invece non convince – e non gioca – per novanta minuti e al secondo di recupero del secondo tempo viene beffato da Mauro Icardi che ringrazia Donnarumma per un’uscita incomprensibile. Giusta l’osservazione di Gattuso: quello di Donnarumma è l’errore più evidente ma sbaglia Abate, entrato inspiegabilmente al posto di Calabria a due minuti dalla fine, sbaglia Romagnoli che anticipa troppo il tempo dell’uscita, e sbaglia anche Musacchio che perde il contatto con il bomber nerazzurro che a porta vuota insacca e fa grande l’Inter.
Difficile trovare giocatori degni della sufficienza in casa Milan. Sicuramente la partita preparata da Gattuso non ha aiutato gli uomini d’attacco. I rossoneri hanno difeso con ordine e determinazione per novanta minuti senza però riuscire a fare gioco con il pallone tra i piedi. L’Inter ha avuto più carattere e ha cancellato le qualità dei rossoneri che neanche in contropiede sono riusciti a fare qualcosa di buono.
Nel day after le questioni sollevate dai tifosi sono sempre le solite due: Gattuso è da Milan? E quanti giocatori da Milan ci sono in squadra? Partendo dalla seconda domanda, quello che va evidenziato è che tutti i big del Milan hanno steccato. L’unico che ha più di qualche attenuante è Gonzalo Higuain, dimenticato dai compagni e completamente isolato. Bene invece Alessio Romagnoli, considerando che a tenuto botta nonostante il pressing quasi continuativo dell’Inter.
Inter-Milan: male Donnarumma, Suso e Calhanoglu
La prestazione di Gianluigi Donnarumma non può non risentire del grave errore commesso al novantaduesimo minuto di gara, quando il Milan era riuscito nell’impresa di soffrire per quasi tutta la partita senza subire gol. Una magra consolazione ma che almeno avrebbe regalato ai rossoneri un punto in classifica. Non una svolta, ma meglio di una sconfitta arrivata in pieno recupero.
Contro l’Inter non brilla neanche Suso. Lo spagnolo soffre il pressing asfissiante dei nerazzurri e fatica a trovare l’invenzione giusta. Come spesso accade preferisce lo spunto personale al gioco corale e se non è ispirato si eclissa nelle sue continue sterzate che alla fine non portano da nessuna parte.
Ancora lontano dalla sua condizione migliore ma in crescita, Hakan Calhanoglu ha avuto il merito di provarci. Poche volte e con poca convinzione forse, ma almeno ci ha provato.
Male anche Giacomo Bonaventura, un centrocampista anomalo che non brilla quando si tratta di menare le mani e giocare per rubar palla.
Inter-Milan, quanti dubbi sulle scelte di Gattuso
Ma chi è finito nell’occhio del ciclone è senza dubbio Gennaro Gattuso. Il tecnico rossonero ha preparato la partita per chiudere gli spazi e speculare in contropiede, rinunciando al possesso palla e alla gestione del gioco.
Tanti dubbi anche sulle sostituzioni: l’inserimento di Bakayoko è stato un ulteriore tentativo di blindare il pareggio, mentre l’inserimento di Cutrone come ala ha lasciato decisamente perplessi, soprattutto alla luce della presenza di Castillejo, un esterno di ruolo. Ciliegina sulla torta l’inserimento di Abate al posto di Calabria a partita ormai conclusa.
