Spalletti: "Dobbiamo mostrare le nostre qualità per 90 minuti. La campagna contro il razzismo..."
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inter-Sassuolo, la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Inter-Sassuolo, match valido per la ventesima giornata della Serie A

L’Inter vuole dare continuità agli ultimi due successi contro Napoli ed Empoli, ma per farlo deve superare il Sassuolo, che nel match di andata è riuscito ad avera meglio sui nerazzurri. In vista del match tra nerazzurri e neroverdi in programma per domani a ‘San Siro’, l’allenatore nerazzurro Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stanpa pre partita. Ecco le parole dell’allenatore toscano.

“Campagna contro il razzismo?Brothers Universally United (BUU, ndr) è un modo attraverso il quale la società ha trasformato un brutto episodio di razzismo in una grande opportunità per prendere le distanze una volta per tutte da chi usa questi comportamenti. Contiamo sulla collaborazione e l’impegno di tutti i nostri splendidi tifosi, che più volte hanno fatto vedere di stare dalla parte giusta. Sono d’accordo con questa iniziativa e faccio i complimenti a chi ha pensato di trasformare questi ‘Buu’ in qualcosa di differente. Il vero significato è questo, che è scritto anche nello statuto dell’Inter. E’ la verità: siamo tutti fratelli e tutti uniti. Averlo messo dentro un significato secondo alcuni discriminatorio diventa fondamentale”

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“Qui non c’è confusione, è tutto molto ordinato: i giardini sono perfetti. I giocatori hanno le intenzioni giuste per fare al meglio la loro professione. Il momento del mercato sappiamo che funziona così: nomi che escono fuori, all’Inter qualcuno in più, ma dobbiamo accettarlo. Io leggo alcune anticipazioni da voi, ci prendo anche delle conoscenze. A volte si avverano anche. E’ una cosa normale. Quello sui social è un discorso un po’ più profondo. Al messaggio di Ranocchia si fanno i complimenti perché rende bene l’idea di essere un professionista che vuole bene soprattutto all’Inter prima che a sé stesso. Si fa di tutto per i risultati della squadra togliendosi anche qualcosa a livello individuale”

“Sassuolo? Faccio i complimenti a Squinzi, Carnevali e Rossi perché scelgono i calciatori e dettano le regole della loro società. In questi anni hanno fatto un grandissimo lavoro, anche nella scelta degli allenatori. Giocano un buon calcio, sono convinti di quello che fanno. Le differenze, quando si parla di dover vincere le partite, si annullano. Bisogna farlo vedere in campo. Nelle ultime partite con loro, causa qualche episodio contro, non siamo stati all’altezza del nostro massimo. Dobbiamo metterla in pratica di continuo la nostra qualità. Non possiamo esibirla occasionalmente. Deve far parte dei tuoi comportamenti naturali. Dobbiamo essere più bravi perché si vede la differenza nel comportamento collettivo contro alcuni avversari e altri no. Loro sanno comportarsi da squadra, sanno giocare in campo aperto, hanno qualità nel costruire bassi. Dobbiamo essere quasi al massimo delle nostre opportunità, domani e fino alla fine, se vogliamo mantenere la nostra posizione di classifica. Ci sono squadre forti che ambiscono alle prime quattro posizioni, che si rafforzeranno e che sono al nostro livello “

“Nainggolan sta recuperando, ha avuto qualche problema a livello fisico e lui ha bisogno del supporto fisico perché poi anche mentalmente è difficile fare la differenza. Se sei sempre distrutto a livello fisico a livello mentale e caratteriale è difficile metterle in pratica se non riesci a fare tanti chilometri a una determinata velocità. Sta tornando ad essere quello che tutti conosciamo. E’ dispiaciuto di questo periodo sotto livello. Da qui alla fine sono convinto riuscirà a spiegare a tutti perché qui quando si è parlato di lui sono stati entusiasti dell’idea che avevano. Ed era quella giusta. E’da valutare oggi e domani. Non è facile prevederlo dentro 90′ a determinati livelli, ma questo potrebbe anche voler dire farlo giocare dall’inizio e sostituirlo. Sta lavorando in maniera costante e sta abbastanza bene”.

“Altri 39 punti nel girone di ritorno? Si è soddisfatti quando la squadra non torna indietro rispetto ai progressi fatti. Non so se riusciremo a fare altrettanti punti, che sono abbastanza secondo me. Non vogliamo metterlo come limite. Essendo l’Inter abbiamo ambizioni forti e questo da una certa parte ti fa sentire un po’ tutti sempre in discussione ma allo stesso tempo non possiamo porci limiti. Vogliamo fare il massimo di quello che abbiamo davanti senza doverci legare a un tot di punti che potrebbero essere abbastanza”

I calciatori vivono questa gara come la vivono tutti, il fatto di non aver vinto le ultime gare diventa uno stimolo in più, voler mettere a posto qualcosa che non è andato come volevamo che andasse. Noi siamo nelle condizioni di fare delle buone partite e delle buone vittorie contro qualsiasi squadra. Non esserci riusciti nelle ultime volte diventa uno stimolo. La preparazione non si fa mai in fuzione di un ragionamento a lunga scandenza, si fa sempre in funzione di un mantenimento della condizione psicofisica”.

“Guardarsi le spalle o riprendere il Napoli? E’ sempre uguale, i vostri carichi per crearci delle tensione per andare a prendere…noi siamo ambiziosi, vogliamo fare risultati importanti, vogliamo tentare di vincere un titolo perchè è da troppo che non vinciamo, è un infortunio che dura da troppo, bisogna fare rincorse veloci per questi obiettivi. E’ chiaro che non sarà facile perchè ci sono 6-7 società che hanno le stesse ambizioni e fanno gli stessi ragionamenti che facciamo noi. C’è la volontà di misurarci con quelli più bravi, il Napoli lo è stata più do noi negli ultimi anni”

Mi aspetto che anche altre società accettino questa sfida alla lotta contro ogni forma di razzismo, tutti lo vogliono eliminare, tutti vogliono eliminare comportamenti violenti di ogni tipo, non fanno parte del calcio e sono convinto che si si da uno spunto importante come ha fatto l’Inter tutti saranno disponibili e contenti di rafforzare questa campagna. De Vrij? Ha fatto quello che doveva fare, è un grande professionista e ha giocato il calcio che ci aspettavamo giocasse, ci ha migliorato perchè ha qualità importanti, in fase di costruzione dal basso, nel saper allargare gli spazi”

Partita con Benevento diversa a quella con il Pordenone? E’ un segnale sì perché basta vedere nelle altre nazioni quante squadre hanno avuto difficoltà a giocare contro formazioni di livello inferiore si trovano tanti esempi. La partita disputata non ha messo in dubbio la qualificazione. Siamo entrati dentro con atteggiamento corretto. Ognuno di noi si deve alzare e fare lo sforzo di rientrare nei panni di quel che si vuole essere, di chi ha da costruire qualcosa anche giornalmente. Ogni giorno noi dobbiamo essere quelli lì. Noi dobbiamo aiutare i calciatori a diventare bravi e loro devono ambire a diventare più forte per far questo ci vuole un’impostazione ricercata

La distanza di punti è segno che non riusciamo a portare in tutte le partite quella qualità per cui siamo stati chiamati all’Inter. Siamo stati chiamati a vestire questi colori ed è una delle cose più belle che possono capitare in carriera. Nel primo periodo non siamo stati bravissimi ma non ci è andata bene su qualche episodio. Quando non sei bravo la fortuna ti va contro perché dipende sempre dall’atteggiamento che riesci ad avere. Che Sassuolo, Parma e Torino siano considerate squadre facilmente battibili è sempre un tentativo di mettere un po’ di pressione perché sono squadre forti e noi dobbiamo giocare le partite al massimo. Queste sono squadre che possono creare dei problemi perché li hanno creati anche agli altri. Il Sassuolo gioca bene, bisogna fare i complimenti a De Zerbi perché ha ereditato una squadra che sapeva già giocare in maniera moderna ma ci ha messo del suo“.

“Messaggio per chi non è colpevole dei cori razzisti?Viene da sé, basta vedere le lamentele che si hanno dalle famiglie o dai bambini che avevano preso il biglietto per domani e non gli viene permesso di poter stare vicino ai suoi campioni. Se li vede svanire non avendo colpa. A loro va il nostro pensiero e il dispiacere di non avere i nostri tifosi, che per noi è una difficoltà in più. Giochiamo in uno stadio senza pubblico in cui manca quella emozione forte. Ci dispiace perché il razzismo è uno sbarramento che dobbiamo spostare dalla nostra squadra“.


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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2019 12:19

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