“La mer… che ci sta sotto che non si può dire”: le intercettazioni del caso Juve

“La mer… che ci sta sotto che non si può dire”: le intercettazioni del caso Juve

Le intercettazioni dell’indagine sulla Juventus per il caso delle plusvalenze: la gestione Paratici e il ruolo dei vertici del club.

Emergono le prime intercettazioni relative all’indagine che vede coinvolta la Juventus per il caso delle plusvalenze, utilizzate, secondo gli inquirenti, per salvare il bilancio del club.

Le indagini degli inquirenti

Le intercettazioni emerse, secondo gli inquirenti, vanno ad avvalorare i dubbi sulla gestione economica da parte dei vertici del club, che risultano indagati.

Plusvalenze, L’indagine sulla Juventus: le intercettazioni

Nelle intercettazioni si parla della Juventus come una “macchina ingolfata” a causa delle spese superiori alle previsioni. “Gli ammortamenti e tutta la mer** che sta sotto che non si può dire“, si legge nelle intercettazioni relative alla clamorosa indagine sulle plusvalenze.

Juventus

La gestione Paratici e il ruolo dei vertici

Nelle carte dell’inchiesta si parla di un meccanismo ben rodato che dagli inquirenti viene chiamato gestione Paratici, che avrebbe avuto, secondo gli inquirenti, un ruolo di prim’ordine nella strategia delle plusvalenze malsane. “Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze“, si legge ancora nelle intercettazioni.

Paratici ma non solo. I vertici del club sarebbero stati a conoscenza del meccanismo. Anche Agnelli sarebbe stato consapevole della strategia delle plusvalenze.

La posizione della Juventus

Arrivati alla tarda mattinata del 27 novembre, la Juventus non ha commentato con note ufficiali l’inchiesta delle autorità sul caso delle plusvalenze gonfiate, evidentemente optando per la via del massimo riserbo anche alla luce della delicatezza delle indagini. Si attendono ovviamente gli sviluppi dell’inchiesta, con i principali protagonisti, Agnelli, Nedved e Paratici, che potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti per fare luce sulla vicenda. E c’è chi non esclude che da questa indagine possa nascere un vero e proprio terremoto in grado di minare le fondamenta del calcio italiano.