Renzi in Senato: “Serve un governo forte. Noi pensiamo che questo non sia il più bello e migliore del mondo”.
ROMA – Duro l’intervento di Matteo Renzi in Senato durante le comunicazioni del presidente del Consiglio sulla situazione politica: “Questo luogo esige e merita rispetto e la sua valutazione sulla crisi impone a noi Italia Viva di prendere al volo questa opportunità e dire cosa ha portato ad allontanarci da questo cammino“.
“Non è il governo più bello del mondo”
Da parte del leader di Italia Viva le spiegazioni del passo indietro: “Noi pensiamo che il governo non sia più bello e migliore del mondo. Pensiamo che per la drammacità della pandemia ci sia bisogno di un governo più forte […]. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale, ma ci sono tre grandi crisi aperte da tempo. La prima è la crisi economica […] e siamo i peggiori al mondo su questo tema. La seconda crisi è quella sanitaria. Abbiamo il peggior rapporto tra popolazione e decessi per Covid […]. Occorre investire più in sanità […]. Il terzo punto è il record negativo di educazione scolastica […]. Il dato di fatto è che l’Italia è il Paese che ha mandato di meno i ragazzi a scuola […]“.
“Mi sarei aspettato un elenco più ambizioso […] – ha aggiunto l’ex premier – noi abbiamo chiesto un grande dibattito sul Paese. Ha chiesto chiarezza, trasparenza, franchezza e io sono pronto ad accontentarla. Sono mesi che chiediamo una svolta […]. Nel mese di maggio noi l’abbiamo seguita sulla mozione di sfiducia a Bonafede anche se la condividevamo […]. Nel mese di settembre abbiamo chiesto un cambio di passo. Nel mese di novembre ci siamo incontrati due volte, nel mese di dicembre le abbiamo scritto una lettera senza avere risposta […]. Sono mesi che vi chiediamo di cambiare, una svolta […]. C’è bisogno di dirsi le cose in faccia […]. Si è detto che non è il momento di non aprire una crisi, ma è il momento di guardare dentro fino in fondo e decidere […]“.
“Quando si fa politica si può rinunciare ad una poltrona, non alle idee”
Nella parte finale del suo intervento il duro attacco al presidente del Consiglio: “Chi perde oggi? Sembra che la discussione riguardi le singole persone. Ma è l’Italia a perdere. Le poltrone passano, le opportunità mai più […]. Noi chiediamo un passo in più, non si deve trasformare il tutto per un solo passaggio di incarichi […]. In questa arte del governo non possiamo solamente pensare a piazzare qualcuno al posto giusto […]. Signor presidente Lei ha cambiato le idee per mantenere la poltrona […], ma non sono i sondaggi a governare il Paese“.
“Lei ha scelto una strategia. A fronte di parlare, avete scelto di arroccarsi. Ha detto vado in Parlamento […]. Ha scelto di giocare la carta dell’attacco sull’altro in nome della irresponsabilità […]. Lei può venire in Parlamento e trovare la maggioranza, vediamo se arriverà a 161 […]. Ma ai ragazzi dico che quando si fa politica si può rinunciare ad una poltrona ma non alle idee“.