Il ministro Bonafede sul caso Ramy: “Concedere la cittadinanza al ragazzino. Ius Soli? Non è nel contratto di governo”.
ROMA – Il ministro della Giustizia, Alfredo Bonafede, ai microfoni della trasmissione radiofonica Circo Massimo dice la sua sul caso Ramy: “Credo – sottolinea l’esponente M5s citato da Sky TG24 – si debba riconoscere un merito e dare un riconoscimento importante a un bambino che è stato capace di essere forte e di evitare una tragedia. Bisogna dargli la cittadinanza“.
Sì a riconoscere la cittadinanza a Ramy, no allo Ius Soli: “Non ha nulla a che fare – sottolinea Bonafede – con questa vicenda e non è nel contratto di governo. M5s ha più volte ribadito che va discusso nell’agenda europea. Mi fa sorridere chi parla dello Ius Soli e quando era al governo non ha approvato la legge“.
Dal caso Ramy al congresso sulla famiglia, Bonafede attacca la Lega
Nella sua lunga intervista radiofonica il ministro Bonafede ritorna a parlare anche del congresso sulla famiglia in programma nel prossimo weekend (29-31 marzo) a Verona: “Non ci sono dubbi che la legge sull’aborto sia una conquista per il Paese e mi guarderei bene dall’intervenire. Il congresso è medioevo, l’ho detto e l’ho ribadisco. Poi un conto è la partecipazione, un altro è chiedermi come si governa con la Lega con cui andiamo d’accordo. Sono convinto che il governo durerà“.
Sulle elezioni in Basilicata – “Siamo la prima lista. Noi abbiamo preso la decisione di non allearci con nessuno e abbiamo pagato la scelta in termini di voti. Ora ci stiamo organizzando anche sul territorio“.
Sul caso Battisti – “Il nostro impegno ha portato alla sua cattuera e al ritorno in Italia. Deve scontare l’ergastolo e non la pena decisa dagli accordi presi dai precedenti governi“.
Di seguito il video con le dichiarazioni di Alfredo Bonafede ai microfoni di Circo Massimo
fonte foto copertina https://www.facebook.com/Alfonso.Bonafede.M5S/
