Burioni: “Senza il lockdown ora staremmo contando i morti per le strade”

Burioni: “Senza il lockdown ora staremmo contando i morti per le strade”

Burioni al Corriere della Sera: “Torno alla mia vera aula. Ora per un po’ non andrò nei media”.

ROMA – In un’intervista al Corriere della Sera Roberto Burioni si è detto pronto ad abbandonare la televisione per ritornare all’università: “Torno in aula e starò in silenzio stampa almeno fino all’autunno. Per un po’ non andrò nei media. Vorrei scrivere un testo universitario e dedicarmi ai miei studenti che mi sono mancate“.

Burioni e la televisione

Burioni è stato in questi mesi una presenza ‘fissa’ a Che tempo che fa, la trasmissione di Fabio Fazio: “Nel periodo della pandemia ho capito molte cose. Un’aula televisiva come quella che mi ha offerto un grande professionista come Fazio è stata una palestra importante e gratificante. Ma il linguaggio e i tempi non sono uguali“.

Fabio Fazio

Molte volte – ha continuato il virologo – si viene travisati. Mi hanno attribuito di tutto. Una cosa però me la faccia dire: oggi la politica ci chiede certezze ma quando, appena qualche mese fa, dicevamo che i vaccini sono indispensabili, una certa politica ci ha sbeffeggiato e ha strizzato l’occhio ai complottisti“.

Il coronavirus

Nell’intervista Burioni ha commentato anche il meme che lo vede protagonista quando ha negato la presenza del virus in Italia: “L’ho detto in un momento che non c’era nessuna evidenza. Però nessuno va a prendere le frasi che ho rilasciato il 22 gennaio, quando ho detto testualmente ‘le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per niente d’accordo con loro, ma spero vivamente di sbagliarmi’. Che dire? In Italia ti perdonano tutto, ma non la popolarità“.

Chiusura sui mesi difficili trascorsi dagli italiani: “Il Paese ha fatto un sacrificio enorme con gli italiani che hanno capito da che parte stare. Senza il lockdown ora staremmo contando i morti per le strade“.

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