Caso Gregoretti, Casellati al Pd: “La terzietà non è un elastico che c’è quando una decisione conviene”

Caso Gregoretti, Casellati al Pd: “La terzietà non è un elastico che c’è quando una decisione conviene”

L’intervista di Elisabetta Casellati a La Stampa: “La terzietà non è un elastico che c’è quando una decisione conviene in parte”.

ROMA – In un’intervista a La Stampa la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, si difende dalle accuse arrivate dalla maggioranza dopo il suo voto sul caso Gregoretti: “In coscienza, rifarei tutto allo stesso modo – ha sottolineato la numero uno di Palazzo Madama – io non ho uno schieramento perché rappresento tutto il Senato“.

La presidente Casellati a La Stampa: “Ho agito secondo il mio senso di equità”

Nessun passo indietro da parte della presidente Casellati che ha ribadito di “aver agito secondo il mio senso di equità perché credo nel mio ruolo terzo. Quelli che mi attaccavano per aver fatto un favore a Salvini, sono gli stessi che qualche giorno prima mi ringraziavano per aver riequilibrato la giunta anche perché resterà così fino al termine della legislatura. Vi sembra un vantaggio da poco? La terzietà non è un elastico che c’è quando una decisione conviene solo ad una parte“.

fonte foto https://www.quirinale.it/elementi/35346

La Casellati rivendica: “Quando ho aumentato i membri della giunta la maggioranza mi ha ringraziato”

La presidente Casellati rivendica anche le azioni fatte in favore della maggioranza: “Quando ho deciso di aumentare i membri della giunta del regolamento il governo mi ha ringraziato. Prima della riunione M5s e Pd mi hanno fatto sapere di essere rimasti in minoranza dopo il passaggio del senatore Grassi alla Lega. Inizialmente mi ero opposta ma il regolamento consentiva una integrazione al massimo di dodici e alla fine ho acconsentito la loro richiesta per non svantaggiarli. Era una situazione delicata e mi sono presa una responsabilità che ha portato l’opposizione ad attaccarmi“.

Nessun passo indietro da parte della presidente del Senato che ha ribadito il suo ruolo terzo in questa maggioranza e soprattutto di non aver fatto nessun favore a Matteo Salvini.

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