Djokovic torna a parlare del vaccino contro il Covid e del caso Australian Open: “Non mi aspettavo quello che è successo e sarà difficile dimenticare”.
Intervenuto ai microfoni della tv di stato della Serbia, Novak Djokovic ha parlato del complicato momento che sta attraversando, uno dei più difficili della sua carriera: il fatto che non abbia effettuato il vaccino contro il Covid lo sta tenendo ai margini dei grandi tornei. Costretto a rinunciare all’Australian Open al termine di una vicenda rocambolesca, il campione serbo rischia di dover saltare anche appuntamenti del calibro del Roland Garros.
Il caso Australian Open
“Non mi aspettavo quello che è successo e sarà difficile per me da dimenticare. Ma voglio tornare in futuro a giocare di nuovo alla Rod Laver Arena. Ricorderò sempre tutte le cose belle vissute a Melbourne, dove ho passato bei momenti professionali e personali. Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo legame con l’Australia“, ha dichiarato Djokovic parlando del caso Australian Open.
“Non è stato facile guardare la finale dell’Aus Open, non volevo ma ho dovuto farlo perché mia moglie e mio figlio la stavano guardando. Non ho tifato né per Medvedev né per Nadal. Non mi importava chi sarebbe stato il vincitore, tanto io avrei perso comunque…“, ha aggiunto il campione serbo.
No di Djokovic al vaccino: “Controllo tutto quello che entra nel mio corpo, se cambia qualcosa lo sento subito”
Djokovic ha poi parlato anche del vaccino contro il Covid, che ha fatto sapere di non essere intenzionato a fare pur sottolineando di non essere contrario ai vaccini: “Nel corso della mia carriera mi sono abituato ad essere chiamato anche in modi peggiori. Ci persone a cui non piaccio e persone che mi sostengono. E’ sempre stato così. Ho deciso per ora di non vaccinarmi. Come atleta d’élite, controllo tutto quello che entra nel mio corpo. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito. Sono solo prudente prima di prendere qualsiasi decisione e pronto ad affrontarne le conseguenze“.