Paolo Gentiloni al ‘Corriere della Sera’: “Sul patto di stabilità decideremo in autunno. Dobbiamo uscire dalla pandemia”.
ROMA – Lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera per Paolo Gentiloni. “Siamo ancora in terza ondata – ha affermato il commissario europeo – e le conseguenze per le attività economiche restano forti. I vaccini, però, ci permettono di vedere la luce in fondo al tunnel e nel 2021 e 2022 ci potrebbe essere una forte ripresa […]“.
“Nel 2020 abbiamo preso decisioni vitali”
L’ex premier ha parlato anche delle decisioni prese nel 2020: “Abbiamo fatto scelte vitali come la sospensione del patto di stabilità, le regole europee sugli aiuti di Stato e il piano pandemico di acquisti della Bce […]. C’è stata meno divergenza rispetto a quanto si credesse e le imprese hanno avuto liquidità […]. Non è un caso che nel 2020 il numero di fallimenti è il più basso da anni […]“.
Per Gentiloni un passaggio anche sul patto di stabilità: “La discussione sarà ripresa in autunno. In questo momento io vedo due problemi: la mancanza di investimenti pubblici netti e il rischio di una mancanza di investimenti privati. Per questo dobbiamo parlare di strumenti di crescita e non di stabilità […]“.
“I contratti sui vaccini vanno rispettati”
Non poteva mancare un commento alla questione vaccini: “I farmaci più innovativi sono stati creati da noi, ma siamo in ritardo e non attrezzati come Unione. Si è parlato molto di blocco di export, ma noi abbiamo autorizzato la partenza di 35 milioni di dosi […]. Il pugno duro andava fatto per far rispettare i contratti. Siamo certi che prima della pausa estiva saranno distribuite più di 400 milioni di dosi“.
Un passaggio anche sul Governo Draghi: “Sono certo che sta facendo bene […]. Sul Recovery Plan per ricevere i soldi devono essere rispettate i tempi. Gli obiettivi sono sicuramente importanti, ma sono certo che l’Italia si comporterà bene. I tempi sono stretti, mancano sei o otto settimane alla presentazione della bozza“.