Scuola, Giannelli: “Difficile pensare un rientro al 100 per cento in questo momento”

Scuola, Giannelli: “Difficile pensare un rientro al 100 per cento in questo momento”

Antonello Giannelli a ‘Sky TG24’: “L’obiettivo è tornare in classe al 100 per cento. Ma in questo momento è difficile”.

ROMA – Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ai microfoni di Sky TG24 è ritornato sulla situazione scuola: “Sicuramente l’obiettivo è quello di tornare al 100% in classe il prima possibile. In questo momento la vedo molto difficile anche per la variante inglese. Diciamo che dobbiamo lavorare a lungo termine. L’anno prossimo dovremmo avere tutta la popolazione scolastica in classe. Proprio per questo abbiamo avanzato una richiesta di accelerazione della campagna vaccinale“.

“I dati oggettivi sull’efficacia della dad non ci sono”

Il numero uno dei presidi italiani, riportato dall’Ansa, ha parlato della Dad: “C’è un sentimento diffuso che riguarda l’efficacia della didattica a distanza, ma i dati oggettivi non ci sono […]. Serve un monitoraggio oggettivo scientifico che potrebbe essere di interesse, magari da non fare nell’immediato, ma a settembre […]. Si attui un piano di recuperato mirato, non qualcosa che vada bene per tutti […]. Bisogna fare una sorta di diagnostica, come una tac o una ecografia, sono indispensabili per capire lo stato della scuola come periodicamente andiamo dal medico“.

Scuola

“Già prima c’era un forte divario”

Giannelli ha confermato la richiesta di “un piano di recupero differenziato e, per farlo, c’è bisogno di capire dove sono le sacche di povertà. Già prima della pandemia c’era un forte divario. Ritengo che si debba partire da lì perché la pandemia ha aumentato le differenze già esistenti. Il tema è capire dove sono le povertà e dove vanno affrontate. La situazione molto differenziata a livello geografico e addirittura di singola classe. Ci sono anche ragazzi che non sono riusciti a collegarsi con la Dad in modo efficace. Serve una rivelazione per capire dove le competenze sono carenti“. La palla ora passa al nuovo ministro dell’Istruzione Bianchi e del suo staff.