L'intervista al sindaco di Melissa Gino Murgi sullo sbarco dei migranti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Migranti a Melissa, parla il sindaco Gino Murgi: “Non sono un eroe, ho agito da padre”

Croce Rossa

Cinquantuno migranti sbarcano in provincia di Crotone, l’intervista al sindaco di Melissa Gino Murgi, tra i primi a prestare soccorso alle persone: “Non sono un eroe, sono una persona normale”.

Nelle settimane di polemiche legate all’accoglienza dei migranti, spicca il caso di cronaca che arriva dalla Calabria, dove il sindaco di Melissa Gino Murgi, insieme a un manipolo di concittadini, ha prestato soccorso a cinquantuno migranti arrivati a bordo di una piccola imbarcazione. Caduti in acqua proprio a pochi metri dalla riva, le persone sono state tratte in salvo dai cittadini di Melissa.

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L’intervista al sindaco di Melissa Gino Murgi

Intervenuto ai nostri microfoni, Gino Murgi ha parlato del salvataggio delle cinquantuno persone che hanno raggiunto le coste della Calabria a bordo di una piccola imbarcazione a vela. “Non mi sento  assolutamente un eroe, sono solo una persona normale, un padre. Ho agito come avrebbero agito tante altre persone al mio posto“.

Cinquantuno migranti a Torre Melissa: la ricostruzione dei fatti

Gino Murgi ha ricostruito quanto accaduto in quei concitati minuti in cui le grida dei migranti hanno attirato l’attenzione di alcuni cittadini che si sono riversati in spiaggia e in acqua per trarre in salvo le persone in difficoltà.

Già intorno alle otto e un quarto o otto e mezza le donne e i bambini erano stati trasportati all’ospedale di Crotone. Hanno ricevuto una prima assistenza già sulla spiaggia da parte del personale del 118. Erano disidratati e infreddoliti, erano in mare da giorni, c’erano zero gradi circa. Per questo i medici hanno ritenuto opportuno trasferire le donne e i bambini in ospedale per le visite e le cure. Le altre persone sono state trasportate nel Centro di Accoglienza”.

Croce Rossa
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/cri.crotone

Purtroppo tra le persone soccorse ce n’erano alcune anche in gravi condizioni, provate dal lungo viaggio e dal freddo. “C’erano anche condizioni gravi, le persone erano in mare da tempo. Ho visto scene strazianti di bambini impietriti per il freddo, donne che gridavano. Erano viola per il freddo, erano impietriti”.

Il proprietario del vicino albergo ha aperto immediatamente le porte della struttura. Quello che vorrei sottolineare è la sinergia tra le Forze dell’Ordine e le Associazioni che hanno dato una dimostrazione di grande solidarietà”.

Gino Murgi: “Non so se saranno rimpatriati”

Il sindaco di Torre Melissa ha poi parlato del futuro delle persone soccorse in mare. Al momento non è chiaro se possano essere rimpatriate o se rimarranno in Italia. “In questo momento le persone soccorse si trovano nel Centro di Accoglienza, non so se saranno rimpatriate. So che è stato un qualcosa di devastante. Io sono arrivato in spiaggia intorno alle quattro e un quarto, ho visto la barca su un fianco. Dentro c’erano persone che non sapevano nuotare, c’erano donne e bambini piccoli”.

Il fatto principale, secondo Murgi, è la grande dimostrazione di solidarietà da parte dei cittadini. “L’uomo è capace di fare tanto bene, ho visto splendidi gesti di solidarietà spontanea, gente che nonostante il freddo si è tolta il cappotto per darla alle persone soccorse”.

“Ritengo di essere un credente e credo che al centro del bene comune ci sia l’uomo”

Murgi ha fatto sapere di non essere stato contattato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. “No, Matteo Salvini non mi ha chiamato ma se devo essere sincero non ci ho neanche pensato. Magari non riteneva necessario chiamarmi”.

Impossibile non commentare poi i recenti casi di cronaca, con la questione migranti che ha diviso l’Europa per tre settimane in cui 49 persone sono rimaste in mare in attesa di poter approdare in un porto sicuro. “Io ritengo di essere un credente e credo che al centro del bene comune ci sia l’uomo, ci siano le persone. Quando arrivano queste persone in queste condizioni non puoi fare finta di niente, ti devi prodigare. Devi fare qualcosa, è necessario”.

Un sindaco ribelle? Dopo questa esperienza continuerei ad accogliere ogni volta“.

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ultimo aggiornamento: 10 Gennaio 2019 18:15

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