Condono, l'intervista di Giancarlo Giorgetti a la Repubblica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giorgetti al M5s, meglio darsi una regolata o andranno a schiantarsi

Condono, Giorgetti al M5s: “Se non si danno una regolata si andranno a schiantare presto. Ma da soli”. Salvini: “Il testo non si cambia”.

La crisi tra Lega e Movimento Cinque Stelle preoccupa l’Europa ma anche l’Italia. Il Premier Conte continua a predicare calma e invita le parti ad abbassare i toni della polemica, ma è evidente che qualcosa ai vertici del governo si sia rotto. Il capo del governo spera di riportare la situazione alla normalità con il Consiglio dei Ministri fissato per sabato, un appuntamento al quale però potrebbe mancare Matteo Salvini, uno dei grandi protagonisti della vicenda.

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Condono, Giancarlo Giorgetti: “Di Maio scoprirà che la famosa manina è in casa loro”

In attesa di una soluzione della vicenda, i toni del dibattito restano infuocati. L’ultimo avvertimento arriva dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, intervenuto ai microfoni de la Repubblica.

Io ho seguito i lavori fino all’approvazione dell’articolo 6. La norma contestata è contenuta all’articolo 9. E lì non so cosa sia successo, non c’ero e non sono stato io a redigere il verbale. Se non si danno una regolata, loro si andranno a schiantare presto. Ma da soli“, ha dichiarato Giorgetti facendo sapere di non essere lui il manipolatore di cui parlava Luigi Di Maio. “Se si continua ad attaccare chi prova a tenere in piedi la baracca, il governo non andrà molto lontano. Spero Luigi Di Maio ci vada davvero, in procura. Scoprirà che la famosa manina è in casa loro“, ha poi fatto sapere Giorgetti.

fonte foto https://twitter.com/RaiNews

Matteo Salvini: “Non facciamo tranelli. Il decreto quello è e quello resta”

In un’intervista concessa ai microfoni de La StampaMatteo Salvini ha fatto un passo indietro optando per la via del dialogo costruttivo. “Noi non facciamo tranelli. Il decreto è quello. Conte ce lo ha letto e l’abbiamo approvato. Mi sembra un enorme equivoco. Pericoloso, però: tutti in Europa non vedono l’ora di attaccarci, non è bene dargliene l’occasione. Ma per quel che mi riguarda, il decreto quello è e quello resta“.

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ultimo aggiornamento: 19 Ottobre 2018 9:12

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