Coronavirus, Locatelli: ‘Attenzione deve rimanere alta, il Paese non è blindato, è impossibile controllare tutti’

Coronavirus, Locatelli: ‘Attenzione deve rimanere alta, il Paese non è blindato, è impossibile controllare tutti’

Coronavirus, Franco Locatelli ai microfoni del Corriere della Sera: “Non vanifichiamo gli sforzi fatti con comportamenti poco responsabili”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il Professor Franco Locatelli ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica del coronavirus in Italia, confermando che nel nostro Paese la situazione è sostanzialmente sotto controllo. Questo non significa che l’emergenza sia alle spalle, anche perché esiste ed è concreto il rischio del contagio dall’esterno.

Coronavirus, Locatelli: “In Europa c’è una incoraggiante flessione dei contagi”

Nella prima parte della sua intervista al Corriere della Sera Locatelli ha parlato della situazione in Europa parlando di una incoraggiante flessione dei contagi.

“In Europa nel complesso c’è sicuramente una netta e assai incoraggiante flessione dei contagi ma continuano a osservarsi episodi, più o meno rilevanti, che documentano come il virus circoli e possa creare improvvise riaccensioni epidemiche. In Italia è accaduto a Roma e, proprio in questi giorni, in Calabria. Ma è soprattutto quanto sta avvenendo nel più grande mattatoio della Germania, circa 1300 contagi, che fa comprendere quanto sia pericoloso distrarsi. Le autorità tedesche hanno avviato una riflessione su come gestire questo focolaio». Locatelli, onco-ematologo, fa parte del comitato tecnico scientifico di supporto al governo“.

archivio Image / Cronaca / Franco Locatelli / foto Clemente Marmorino/Image

La situazione in Italia

Parlando della situazione in Italia, il Professor Locatelli ha parlato dei rischi legati alla circolazione del virus, che potrebbe essere importato da fuori.

L’Italia è attualmente messa bene a parte alcuni focolai locali che comunque andavano messi in conto perché fanno parte della storia di un’epidemia. Quanto succede fuori deve però costituire un chiaro segnale di allarme. L’attenzione non deve essere alta, di più. Deve mantenersi altissima. Ci vuole poco a riaccendere la miccia del virus. Non dimentichiamo come tutto è cominciato. Noi a fine gennaio ci occupavamo della coppia cinese giunta in Italia e ricoverata allo Spallanzani e in Lombardia il Sars-CoV-2 già circolava. Il Paese non è blindato. La gente si muove da un continente all’altro ed è impossibile controllare tutti“.

Coronavirus

Locatelli, “Non vanifichiamo gli sforzi con comportamenti poco responsabili”

Locatelli ha poi parlato dei rischi della movida, che potrebbe far risalire la curva dei contagi.

“L’Italia ha fatto uno sforzo enorme e ha ottenuto risultati straordinari. Non vanifichiamoli con comportamenti poco responsabili, tipo la movida, che potrebbero compromettere il lavoro e i sacrifici compiuti e farci ricadere in un incubo appena vissuto. Dobbiamo onorare la memoria di 34 mila vittime, i nostri morti, non vanno dimenticati. La voglia di tornare alla normalità è impellente lo so. Però siamo prudenti fino a quando arriverà il vaccino”.