Caso Siri, il lapsus di Di Maio: molti leghisti mi chiedono le dimissioni di Salvini (VIDEO)

Caso Siri, il lapsus di Di Maio: molti leghisti mi chiedono le dimissioni di Salvini (VIDEO)

Luigi Di Maio ai microfoni di RTL 102.5 ritorna sul caso Siri: “Il governo va avanti. Il M5s vuole le dimissioni del sottosegretario”.

ROMA – Le tensioni nel Governo non si fermano neanche in questo 1° maggio. Ai microfoni di RTL 102.5 il leader dei pentastellati, Luigi Di Maio, ritorna a parlare del caso Siri: “E’ vero che ci sono problemi ma il governo va avanti. Noi non molliamo perché molti degli italiani condividono la nostra scelta visto che si parla di corruzione e mafia. Ho fiducia nel premier Conte ma non si può pensare di restare sottosegretario in queste condizioni“.

Durante l’intervista il ministro del Lavoro ‘inciampa‘: “Anche molti parlamentari della Lega mi chiedono le dimissioni di Salvini, volevo dire Siri. Non penso che i parlamentari leghisti mi chiedano le dimissioni di Salvini“.

Il vicepremier tornare a parlare anche delle autonomie: “Vanno fatte ma senza la fretta elettorale, altrimenti si creano solo pasticci. Al momento la priorità resta il salario minimo orario“.

Di seguito il video con le dichiarazioni di Luigi Di Maio a RTL 102.5

Caso Siri, Salvini: “Alla Lega ci pensa la Lega”

Nessun passo indietro da parte del Carroccio sul caso Siri: “Alla Lega ci pensa la Lega – sottolinea Salvini – noi ci stiamo occupando di cose reali e non ho tempo da perdere con altre polemiche“.

Matteo Salvini (fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/)

Sulla stessa linea anche Giorgetti: “Non c’è nessuna melina. Il presidente del Consiglio e Siri si sono spiegati anche se non so il contenuto. Nel contratto ci sono delle regole ed è chiaro che il rinvio a giudizio presuppone una verifica preventiva che al momento nessuno conosce“.

Caso Siri, Zingaretti attacca: “Una pagliacciata”

Sul caso Siri è intervenuto anche il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ai microfoni di Matrix: “Stiamo assistendo ad una pagliacciata. E’ sottosegretario di un governo sostenuto da una maggioranza di parlamentari di 5 Stelle. Quando questo partito chiede le dimissioni bisogna farlo perché altrimenti si costringe la settima potenza del pianeta industriale a discutere se debba rimanere o no. Secondo me non si dimette perché è tutto un imbroglio“.