Di Maio avverte i ribelli nel M5s, “Non rinuncio alle battaglie perché qualcuno ha paura”

Di Maio avverte i ribelli nel M5s, “Non rinuncio alle battaglie perché qualcuno ha paura”

L’intervista di Luigi Di Maio a Radio Capital: “Basta complottismi, non vogliamo far cadere il governo. Sacrosanto che nel M5s non tutti siano d’accordo con me”.

Intervenuto ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, Luigi Di Maio ha fatto il punto sulla maggioranza di governo e sulle tensioni interne al Movimento 5 Stelle.

Luigi Di Maio a Radio Capital, “È sacrosanto che nel Movimento non tutti siano d’accordo con me”

Nella prima parte della sua intervista a Radio Capital Di Maio ha parlato del clima di agitazione nel Movimento 5 Stelle.

“Su 320 parlamentari ce ne sono una decina spaventati quando alzo la voce. E io non rinuncio alle nostre battaglie perché qualcuno è spaventato per il destino della legislatura. Vengano allo scoperto”.

Il leader politico ha poi difeso Alessandro Di Battista, criticato da una parte della base pentastellata.

“È sacrosanto che nel movimento non tutti siano d’accordo con me, però trattare Di Battista come un corpo estraneo al movimento mi fa male, abbiamo costruito un pezzo di movimento insieme e se parla di togliere le concessioni a Benetton e dice che non possiamo firmare al buio un trattato internazionale come il Mes, io credo che vada sostenuto”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

Di Maio, “Basta complottismi, non vogliamo far cadere il governo”

Parlando del governo Di Maio ha poi negato le voci secondo cui vorrebbe innescare una crisi di governo.

“Basta complottismi, non vogliamo far cadere il governo. Quando si legge quello che dice Renzi, davvero si pensa che sia il Movimento a voler far cadere il governo? Non lo avremmo fatto partire”.

Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi affrontato il delicato tema della prescrizione, che divide M5s e Pd.

“Noi sulla giustizia non possiamo arretrare, perché dobbiamo lottare contro la corruzione e per troppi anni i furbetti della prescrizione l’hanno fatta franca. Ora serve un’intesa sui tempi dei processi, ma dal primo gennaio deve entrare in vigore la riforma della prescrizione. Credo che si possa trovare un’intesa, ma se qualcuno vuole votare una legge con Salvini e Berlusconi… […]. Però, io nella mia percezione, nel lavoro che faccio ogni giorno, anche incontrando i capi delegazione del Pd, non percepisco che si voglia fare uno strappo”.

Di Maio ha poi commentato le recenti tensioni sulla manovra economica, con Italia Viva che si è opposto al Pd e e Movimento 5 Stelle.

“Dobbiamo avere la costanza di finire la manovra, poi al suo interno è sacrosanto che ci siano plastic tax e sugar tax: dire che le aziende devono usare contenitori riciclabili, come dire che gli alimenti con troppo zucchero vanno limitati”.

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