Esclusiva NM, Malagò: “Serie A in campo il 20 maggio? Difficile avere un orizzonte temporale”

Esclusiva NM, Malagò: “Serie A in campo il 20 maggio? Difficile avere un orizzonte temporale”

Intervista esclusiva a Giovanni Malagò. Le parole del presidente del Coni ai nostri microfoni.

ROMA – Intervista esclusiva a Giovanni Malagò. Il presidente del Coni ai nostri microfoni ha fatto il punto sul momento dello sport italiano soffermandosi, in particolare, sulla ripartenza dopo l’emergenza coronavirus e sulla situazione del movimento calcistico.

Le dichiarazioni di Giovanni Malagò ai microfoni di NewsMondo

Di seguito le dichiarazioni che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato in esclusiva ai nostri microfoni.

Giovanni Malago’ Presidente CONI Rio de Janeiro 06-08-2016 XXXI Olympic Games Maracana’ Stadium Opening Ceremony 05/08/2016 Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

Presidente Malagò, nell’ultimo Dpcm il Governo ha deciso di sospendere anche gli allenamenti per i professionisti. È una scelta che Lei condivide?

Credo che in questo momento esista un’unica priorità: la tutela della salute di ogni individuo, senza distinzioni di ruoli, settori e ambiti. Il Governo, precedentemente, aveva lasciato aperta una finestra per consentire la preparazione degli atleti in vista di Tokyo 2020, seppur con le opportune prescrizioni del caso. Con lo slittamento dei Giochi Olimpici Estivi al 2021 è venuta meno questa necessità ed era inevitabile si arrivasse a estendere le misure precedentemente adottate, considerando anche la sospensione dei campionati e delle manifestazioni“.

Capitolo Olimpiadi. Elisa Di Francisca e Tania Cagnotto non hanno ancora sciolto i dubbi sulla loro partecipazione. Quante possibilità ci sono di vederle a Tokyo nel 2021?

Sono ottimista di natura, credo che lo slittamento di un anno sia un’altra sfida da accettare e da vincere. Vado oltre i singoli nomi, faccio un discorso in chiave generale. Penso che alla fine i nostri campioni, anche quelli più longevi ed esperti, lavoreranno per presentarsi con maggiore forza e motivazione all’appuntamento con la storia“.

Il calcio pensa di ripartire il 17 o il 20 maggio. È un’ipotesi realistica?

Al momento è difficile avere un orizzonte temporale definito considerando la situazione contingente. È comunque lecito chiedersi quando e se ricominciare, ipotizzare delle date e studiare eventuali formule. Ogni valutazione deve tenere conto delle inderogabili prescrizioni sanitarie, delle condizioni di sicurezza generali e di un periodo congruo che consenta la ripresa della preparazione atletica per tutti, con le rose al completo“.

La Federscherma ha sospeso le competizioni agonistiche fino al 31 agosto 2020. Decisione giusta?

Le Federazioni si trovano a gestire situazioni agonistiche differenti, legate alle rispettive specificità e ai relativi calendari internazionali. Anche altre discipline, oltre alla scherma, hanno decretato l’epilogo della stagione, mentre alcune hanno optato – al momento – per una chiusura parziale, limitata a determinate categorie e campionati. Si deve partire dalle disposizioni normative e fare dei ragionamenti lungimiranti, in funzione delle date e delle situazioni in essere. La Federscherma ha assunto la decisione che ha ritenuto più idonea in base allo scenario attuale“.

Vista l’emergenza coronavirus e la chiusura delle frontiere, quale sarà il futuro della prossima edizione del Settecolli (in programma dal 26 al 28 giugno)?

Le singole manifestazioni rientrano sotto l’egida delle rispettive Federazioni di riferimento, che – a loro volta – agiscono in base alle determinazioni assunte nei loro ambiti internazionali, tenuto conto delle disposizioni da osservare e della situazione generale“.

Come valuta la trattativa sul taglio degli stipendi dei calciatori?

Ci vuole ragionevolezza e buon senso da parte di tutte le componenti per affrontare le complessità legate al momento vissuto dall’intera comunità mondiale. La dialettica e la disponibilità a valutare gli scenari più opportuni sono gli strumenti attraverso i quali trovare un punto di incontro che consenta al sistema di superare i problemi legati a questa situazione eccezionale“.

Come ripartirà lo sport (anche quello di base) dopo questa emergenza?

Il Governo, e di questo sono grato al Ministro Spadafora, ha dimostrato sensibilità e attenzione nei confronti del nostro mondo, cercando di comprendere le criticità e mettendo contestualmente a disposizione importanti risorse per limitare gli effetti dell’emergenza. È chiaro che non è facile arginare le conseguenze della sospensione dell’attività, che penalizza in modo ingente la base del movimento, il nostro motore. Dobbiamo fare squadra, cercare strade e soluzioni per ripartire con nuove certezze, facendo vincere la passione sconfinata per il nostro amato sport“.