Tassotti: “Nel vecchio Milan troppa gente veniva dall’Inter”

Mauro Tassotti sul Milan: “È tornato ad essere una società normale. Prima c’era troppa gente che arrivava dall’Inter”.

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l’ex Milan Mauro Tassotti ha parlato delle nuova dirigenza del club rossonero, che da pochi mesi ha iniziato la sua esperienza statunitense sotto l’egida del Fondo Elliott.

Tassotti: “Il Milan è tornato a essere una società normale”

Il Milan è tornato a essere una società normale, è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti – ha commentato Tassotti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima“.

E a proposito delle figure importanti, Tassotti ha parlato dei ritorni di Maldini e Leonardo: “Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid. Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan –  ha poi aggiunto Tassotti in un altro passaggio dell’intervista. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter… Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/milanlive.it/

Tassotti: “Gattuso? Ha dato un’identità precisa al Milan”

Tassotti ha poi parlato di Gattuso, chiamato a confermarsi dopo i buoni risultati ottenuti lo scorso anno: “Per quanto riguarda Gattuso, non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Il fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro“.

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