L'intervista di Paolo Maldini ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
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Direttore: Alessandro Plateroti

Paolo Maldini sul ritorno al Milan: “Avevo detto sì a Barbara Berlusconi”

Paolo Maldini Rosa Milan

Paolo Maldini ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Ritorno al Milan? Avevo detto sì a Barbara Berlusconi”.

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Paolo Maldini ha rilasciato un’intervista alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno. L’ex capitano rossonero ha parlato ovviamente della sua carriera e del suo passato alla guida del Diavolo, ma ovviamente ha commentato – non senza rammarico – anche gli ultimi avvenimenti di casa Milan.

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Paolo Maldini sul ritorno al Milan: “Avevo detto sì a Barbara Berlusconi”

Paolo Maldini ha parlato innanzitutto della questione Milan-Uefa, ergendosi come suo solito a voce critica e fuori dal coro, ovviamente in senso positivo. Il Capitano boccia le idee su un complotto politico e invita la società a dare segnali importanti per quanto riguarda il futuro: “Sono preoccupato. Non credo che l’Uefa ce l’abbia col Milan, anzi credo che vorrebbe un Milan forte. Poi vedremo gli sviluppi”.

Paolo Maldini ha poi svelato un retroscena sul suo ritorno al Milan, sfumato ai tempi della gestione Berlusconi: “Ho la fortuna di non aver bisogno di lavorare e quindi di poter selezionare. A Barbara Berlusconi, però, avevo detto sì: non è saltata per mia volontà. Ho detto di no alla proprietà attuale. Con la Nazionale avrei fatto il team manager al Mondiale 2014, ma poi non mi chiamarono più. Dissi no al Chelsea perché avevo appena smesso e non era chiaro il mio ruolo”.

Paolo Maldini Rosa Milan

Maldini: “Il problema del calcio italiano è la gestione, non abbiamo ancora un presidente”

Maldini ha poi parlato del suo ruolo di bandiera rossonera, quella figura ricercata anche da Fassone all’inizio della sua avventura in rossonero: “Significa avere responsabilità in più e arriva un momento in cui sei pronto a prenderle. Anche se non sei tu a decidere di diventare una bandiera. Da ragazzo io cercavo di guardare il più possibile e di parlare il meno possibile. A un certo punto, però, capii che era giunto il momento di prendere delle responsabilità. E allora cambia anche la percezione degli altri nei tuoi confronti“.

Infine una nota conclusiva sulla salute del calcio italiano: “Il problema maggiore? La gestione, non abbiamo ancora un presidente. Abete lo stimo, è una bravissima persona, ma siamo sempre lì. La gestione dell’eliminazione con la Svezia è stata ridicola“.

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ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2018 10:41

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