L’intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera: “Io non mi occupo più nel PD. E Zingaretti deve pensare a Salvini”.
ROMA – Intervista Matteo Renzi al Corriere della Sera. Trasferta americana per l’ex premier che ai microfoni del quotidiano nazionale interviene sulla spaccatura all’interno dei democratici: “Non mi occupo più del PD – precisa – e suggerisco all’attuale segretario di occuparsi dell’altro Matteo e non di me“.
Renzi ribadisce che da parte sua non c’è nessuna rivalsa nei confronti dell’attuale leader: “Non ho conti da regolare sul passato. Questi sono già stati regolati dall’Istat quando ha dimostrato la crescita dell’Italia con le nostre leggi di bilancio. Con quelli di prima come Monti e Letta e con quelli di adesso no. Sono felice che la fatturazione elettronica abbia salvato l’Italia dall’infrazione. Le chiacchiere stanno a zero, il recupero dall’evasione invece cresce“.
Renzi: “Sbagliato sfiduciare Faraone e non Salvini”
Matteo Renzi è intervenuto anche sul caso Faraone: “Lo conosco molto bene e sono sicuro che continueremo a lavorare bene. Considero un errore la decisione del PD di sfiduciare lui e non Salvini“.
L’ex premier conclude l’intervista parlando della mancata mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno: “Io credo che se un vicepremier va in delegazione a Mosca con gente che chiede rubli ai russi e poi si rifiuta di riferire in Parlamento l’opposizione abbia il dovere di sfiduciarlo. Poi se i grillini lo salvano il problema è loro ma almeno noi facciamo il lavoro dell’opposizione. Aver perso l’attimo per farlo mi è sembrato stravagante. E chi dice che con la mozione di sfiducia M5s e Lega si compattavano non ha capito che loro si uniscono per le poltrone e non per noi“.
Chiara la posizione di Renzi che considera un grave errore non aver chiesto la mozione di sfiducia per Matteo Salvini sul caso Russia.
