Dl Sicurezza, Salvini: “Non mi sembra che riaprire i porti sia l’urgenza del Paese. Chiamerò Mattarella”

Dl Sicurezza, Salvini: “Non mi sembra che riaprire i porti sia l’urgenza del Paese. Chiamerò Mattarella”

Salvini a ‘Radio 24’: “La prossima settimana la Camera bloccata dai dl Sicurezza. Non mi sembra normale”.

ROMA – E’ finita la tregua tra la maggioranza e l’opposizione. Intervenuto ai microfoni di Radio 24, Matteo Salvini è ritornato ad attaccare l’esecutivo guidato dal premier Conte: “Chiamerò il Presidente della Repubblica per chiedergli se è normale che tutta la prossima settimana la Camera sia bloccata dai decreti sicurezza da cancellare. Non mi sembra che, in questo momento, riaprire i porti sia l’urgenza del Paese“.

Mes e rimpasto

Il leader della Lega ha commentato anche le divergenze presenti nella maggioranza: “Il dibattito sul Mes non interessa a nessuno – ha ribadito Salvini, riportato dall’AnsaConte dice che non serve, i 5Stelle anche e pezzi del Pd anche. A chi serve? Il mio problema è garantire un Natale sereno agli italiani e non litigare con tizio e caio su un trattato che non interessa a nessuno in Europa“.

Altro tema di questi giorni il rimpasto: “Evidentemente nella maggioranza ci si rende conto di non avere una squadra all’altezza, ministri che non sono in grado di gestire l’emergenza. Immagino sia per questo che pensano a cambiare la squadra. Ma spero che non sia il dibattito delle prossime settimane perché io vorrei parlare di soldi e di salute“.

Matteo Salvini

Le tensioni tra maggioranza e opposizione

Nonostante la speranza del premier Conte di aprire un dialogo continuo con le opposizioni, le posizioni su molti punti continuano ad essere diverse. Visioni differenti anche all’interno del Centrodestra. Se da una parte Lega e FdI sposano la linea del M5s sul Mes, dall’altra troviamo Forza Italia che chiede di entrare nella cabina di regia per gestire i soldi del Recovery Fund e del Meccanismo europeo di stabilità.

Una richiesta che, al momento, non sembra essere accolta dal Governo. Da parte del premier Conte nessuna intenzione di allargare la maggioranza ai forzisti.

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