Sassoli: “Maggioranza utile all’Italia se aderirà all’agenda europea”

Sassoli: “Maggioranza utile all’Italia se aderirà all’agenda europea”

L’intervista di David Sassoli ai microfoni dell’Huffington Post: “Dal Green Deal fondi anche per l’ex Ilva. L’Italia rischia di essere marginalizzata”.

ROMA – Lunga intervista ai microfoni dell’Huffington Post per David Sassoli. Il presidente del Parlamento Europeo ha ‘toccato’ diversi argomenti tra cui il momento dell’Italia: “La maggioranza giallo-rossa – ha ricordato – è utile soprattutto se aderirà all’agenda europea. Questo è l’invito che rivolgo al governo. Adeguare il piano di governo italiano a quello di Bruxelles altrimenti si rischia di avere un Paese marginalizzato e non solo indietro rispetto agli altri Stati“.

Il giornalista precisa come “il premier Conte ce la sta mettendo tutta per far trovare un’anima a questa coalizione. La convenienza c’è tutta ed è quella di avere un Paese stabile che si faccia valere in Europa”.

Il referendum sulla legge elettorale si farà

Nessun dubbio sul referendum sulla legge elettorale che si farà: “Le firme sono state raccolte. Da Bruxelles facciamo il tifo per un’Italia stabile. Il Paese ha bisogno di riforme istituzionali non c’è dubbio e molto probabilmente una farà soffrire l’Europa“.

Siamo un Paese – ha precisato Sassoli – di mille chilometri con 20 regioni con politiche esclusive. Difficilmente potremo avere decisioni nazionali come per esempio sul turismo. Non siamo la Cina e non possiamo spiegare a un tedesco che il governo di un Paese che ha il più grande patrimonio artistico del mondo non possa avere una politica nazionale che valorizzi questo settore“.

David Sassoli

Ex Ilva nei piani di Bruxelles

L’Unione Europea guarda con molta attenzione anche all’ex Ilva: “Nei fondi stabiliti con il Green Day ci sarà spazio anche per lo stabilimento italiano“. E sul Mes Sassoli precisa: “Ha portato polemica in Italia perché se non lo capisci e lo strumentalizzi crei confusione. Il Mes invece è un’assicurazione per ogni Stato membro“.

Da Bruxelles, quindi, si chiede all’Italia di aggiornare l’agenda politica e adeguarla a quella europea.