L’intervista di Gino Sorbillo ai microfoni dell’Ansa: “La crisi è durissima. Speriamo di riaprire”.
ROMA – “Dovrò chiudere almeno 4 locali visto che ci hanno negato le consegne a domicilio“. L’allarme è stato lanciato da Gino Sorbillo in un’intervista ai microfoni dell’Ansa. “La crisi è durissima – ha aggiunto il pizzaiolo – anche io quando si riparte dovrò fare delle scelte e una delle pizzerie che non riapriranno sarà quella del locale di Napoli“.
Sorbillo a De Luca: “Autorizza le consegne a domicilio”
In questa intervista Sorbillo ha voluto lanciare un appello alla Regione Campania per cercare di autorizzare le consegne a domicilio: “Parliamo di cibo appena cotto e consegnato in tutta sicurezza. Abbiamo ideato un confezionamento con pellicola alimentare che avvolge la scatola della pizza, che verrebbe confezionata appena uscita dal forno a 100 gradi, creando una camera d’aria bollente di sicurezza“.
E sui numeri aggiunge: “Parliamo di massimo 100 pizze. Numeri bassi ma si tratterebbe di un primo passo. Meglio avere una macchina che cammina a filo di gas, piuttosto che tenerla spenta per tre mesi e ripartire da zero. Questa chiusura danneggia tutti“.
Le misure restrittive in Campania
La Campania è stata una delle Regioni che ha adottato le misure restrittive più dure nel Sud Italia. Il governatore, infatti, ha vietato le consegne a domicilio mettendo in seria difficoltà il sistema della ristorazione. In tutto il Paese i ristoranti e le pizzerie vivono con il delivery.
Un primo passo, come specificato anche dallo stesso Sorbillo, per superare questa crisi. La riapertura per questo settore non sarà semplice visto che si dovrà rispettare un metro di distanza con il rischio di meno posti e un guadagno minore rispetto al previsto. Ma le decisioni saranno prese solo nelle prossime settimane.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/PizzeriaGinoSorbillo/