Speranza risponde a Salvini: “Io continuo a seguire la mia linea”

Speranza risponde a Salvini: “Io continuo a seguire la mia linea”

Il ministro Speranza a ‘Di Martedì’: “Non dobbiamo dividere l’Italia. Il diritto alla salute è fondamentale”.

ROMA – Il ministro Speranza è intervenuto a Di Martedì nel giorno delle proteste a Montecitorio. Il titolare della Salute ha commentato il motivo delle limitazioni dei viaggi all’estero: “Io penso che tutte le scelte che abbiamo fatto avevano e hanno come obiettivo di difendere la salute del nostro Paese. Non è il momento dei viaggi e la quarantena è un chiaro messaggio: proviamo a reggere […]. Io sono consapevole della sofferenza e non firmiamo le ordinanze a cuor leggero. Ma noi dobbiamo continuare a difendere la salute […]“.

La replica di Speranza a Salvini

Il ministro Speranza ha replicato in modo duro anche a Matteo Salvini e alla sua linea della riapertura: “Io ho giurato sulla Costituzione. Il diritto alla salute è fondamentale. Sbaglia chi fa politica sull’epidemia. Su questa dobbiamo unire l’Italia e gli italiani perché non manca tanto. Io sono sicuro che nelle prossime settimane vedremo i risultati. Io mi sono battuto in queste settimane per questo. Non dividiamo l’Italia, non prendiamo i voti sull’epidemia […]. Io continuo a seguire la mia linea […]“.

Roberto Speranza

Speranza sui vaccini

Il titolare della Salute ha parlato anche dei vaccini: “Io penso che dobbiamo fidarci delle nostre istituzioni […]. Noi abbiamo a che fare con un virus nuovo e con dei vaccini messi sul mercato da pochi giorni. Io mi fido dell’Aifa e dell’Ema […]“.

Non c’è dubbio che dobbiamo accelerare – ha aggiunto Speranza – insieme a più dosi, abbiamo anche più persone […]. C’è una serie di persone che ora è in campo e ci potrà dare una mano […]. La vaccinazione è la vera strada per chiudere questa stagione […]“. Parole che arrivano a poche ore dalla decisione di AstraZeneca di dimezzare le dosi per la prima parte di aprile. i ritardi dovrebbero (il condizionale è d’obbligo in questi casi n.d.r.) essere recuperati nelle consegne successive.