Coronavirus, Speranza: “Non è il momento di discutere delle mascherine al chiuso”

Coronavirus, Speranza: “Non è il momento di discutere delle mascherine al chiuso”

Il ministro Speranza a Sky TG24: “Siamo messi meglio di prima. La partita però è ancora aperta”.

ROMA – Il ministro Speranza a Sky TG24 è ritornato a parlare dell’emergenza Covid e ha lanciato un nuovo monito: “Abbiamo l’obbligo di dire alle persone la verità: i numeri sono straordinariamente migliori di quelli di qualche settimana fa, ma la pandemia non è finita e non vinta. Contro la variante Delta, per la quale stiamo potenziando il sequenziamento e che è una delle incognite, bisogna essere giustamente preoccupati“.

Dobbiamo essere attenti a fronteggiare questa insidia – ha aggiunto il ministro – siamo stati tra i primi ad adottare misure restrittive verso l’India e penso che sia giusto seguire la variante con la massima attenzione. Non è il momento di discutere delle mascherine al chiuso“.

Locatelli: “Potrebbero tornare le zone rosse”

Per Franco Locatelli potrebbero tornare le zone rosse. “Se necessario – ha detto il presidente del Css riportato dal Corriere della Seravanno create delle zone per fermare il cluster, come ad esempio è successo in Umbria con la variante brasiliana. Dobbiamo lavorare in maniera più intensiva sul tracciamento e sul sequenziamento, perché solo in questo modo riusciamo ad intercettare di diffusione della variante“.

Poi – ha aggiunto – se c’è il sequenziamento vanno prese delle decisioni per cercare ci contenere il tutto, altrimenti il lavoro fatto è inutile“.

archivio Image / Cronaca / Franco Locatelli / foto Clemente Marmorino/Image

Variante Delta, situazione sotto controllo in Italia

Nonostante i timori di una possibile ripresa dei contagi, la situazione in Italia continua ad essere sotto controllo. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati degli approfondimenti, ma la percentuale non dovrebbe superare il 4-5%. I numeri, quindi, sono in aumento ma non in modo esponenziale come si era potuto immaginare in un primo momento.

L’estate potrebbe consentire di attenuare l’impatto di questa variante in attesa di completare le vaccinazioni e guardare con fiducia al futuro.