Invalidità civile 2025: come orientarsi con Risarcimenti e Rimborsi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Invalidità civile 2025: come orientarsi tra importi, limiti e revisioni con l’aiuto di Risarcimenti e Rimborsi

Anziani ricevono consulenza legale in ufficio

Con l’inizio del 2025, l’INPS ha aggiornato gli importi delle prestazioni assistenziali legate all’invalidità civile, alle disabilità sensoriali e ad altre condizioni di fragilità. 

Si tratta di un adeguamento annuale reso necessario dalla variazione del costo della vita, calcolata in base all’indice ISTAT. Tuttavia, per molte famiglie e cittadini coinvolti, districarsi tra normative, limiti reddituali e tempistiche di revisione non è semplice. 

Soprattutto in caso di richiesta o di revisione dell’invalidità civile, a volte, si potrebbero trovare degli ostacoli come, ad esempio, il negato accesso alla pensione di invalidità oppure a diritti come l’indennità di accompagnato. 

In questi casi, è possibile riuscire a trovare supporto da professionisti legali, come quelli di Risarcimenti e Rimborsi, che si occupano di casi in cui i cittadini vedono negato loro un diritto, come quello per l’accesso alla pensione d’invalidità oppure all’indennità di accompagnamento, a causa a volte di una documentazione errata o di altri ostacoli burocratici, che possono essere superati con l’aiuto di un legale. 

Con il supporto di Risarcimenti e Rimborsi, vediamo quali sono le ultime novità per il 2025, in termini di aumenti delle pensioni e quando richiedere una consulenza in caso di negazione della pensione, mancato aumento o problemi legati alle visite per la revisione. 

Le principali novità per il 2025: aumenti contenuti ma confermati

Fatta eccezione per l’indennità mensile per i ciechi, che ha registrato incrementi più marcati, la maggior parte delle prestazioni sociali ha beneficiato di un ritocco medio di circa 3 euro mensili. Una crescita marginale, certo, ma che testimonia la volontà dello Stato di mantenere una certa coerenza con l’andamento inflattivo.

Dal 1° gennaio 2025, l’aumento complessivo applicato è pari al +4,49%, come stabilito dal Decreto del 15 novembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dello stesso mese. Questo incremento si riflette sui trattamenti minimi e sulle indennità, secondo quanto riportato nella Circolare INPS n. 23 del 28 febbraio 2025.

La Legge di Bilancio 2025 ha inoltre previsto un ulteriore incremento di 8 euro per le maggiorazioni sociali legate alle pensioni e 104 euro per alcune categorie specifiche di invalidi.

Limiti reddituali aggiornati

Accedere alle prestazioni assistenziali richiede non solo il riconoscimento della condizione sanitaria, ma anche il rispetto di precisi limiti di reddito. Per l’anno in corso, i principali riferimenti sono i seguenti:

  • Invalidi totali, ciechi civili e sordomuti: limite di reddito personale annuo pari a 19.772,50 €.
  • Invalidi parziali e minori: soglia fissata a 5.771,35 €.

Restano escluse dal computo reddituale alcune prestazioni specifiche come l’indennità di accompagnamento e di comunicazione, che continuano ad essere erogate indipendentemente dal reddito del beneficiario.

Gli importi mensili rivalutati

Gli assegni mensili percepiti dai beneficiari variano in funzione della gravità della condizione riconosciuta e della tipologia di prestazione. 

I nuovi importi previsti per il 2025 sono, tra gli altri:

  • 336,00 € per gli invalidi civili parziali, ciechi parziali e sordomuti;
  • 363,37 € per i ciechi assoluti;
  • 542,02 € di indennità di accompagnamento per invalidi totali;
  • 1.022,44 € per ciechi assoluti con indennità di accompagnamento;
  • 267,83 € di indennità di comunicazione per i sordomuti;
  • 229,30 € per l’indennità speciale destinata a ciechi parziali.

Le cifre possono variare in presenza di più prestazioni percepite contemporaneamente (pensione più indennità), oppure per minori, ricoverati, maggiorenni ultrasessantacinquenni o lavoratori con condizioni patologiche particolari.

Talassemia, drepanocitosi e prestazioni speciali

Per i lavoratori affetti da talassemia major, drepanocitosi o forme intermedie in trattamento, resta confermata anche per il 2025 l’indennità speciale prevista dalla Legge n. 448/2001, con un importo aggiornato pari a 603,40 € mensili. In questo caso, non sono previsti limiti di reddito, a condizione che il soggetto abbia maturato almeno 520 settimane contributive e compiuto 35 anni di età.

Consulente legale mostra documenti su tablet
Consulenza legale con l’ausilio di un tablet – newsmondo.it

Revisioni sanitarie ed eventuale sospensione degli assegni

Uno degli aspetti più critici, spesso fonte di ansia per le famiglie, è legato alla revisione delle condizioni sanitarie. Ogni tre anni, infatti, per alcune categorie è prevista una verifica obbligatoria dello stato invalidante, pena la sospensione automatica della prestazione.

Nel 2025, l’INPS ha ribadito che gli assegni ordinari di invalidità con revisione prevista nel corso dell’anno verranno azzerati dal mese successivo alla scadenza se non accompagnati da un nuovo verbale medico.

Tuttavia, la normativa vigente (Decreto-legge n. 90/2014) assicura che, in attesa della visita di revisione, i beneficiari mantengano tutti i diritti acquisiti. In pratica, se la convocazione da parte dell’INPS tarda ad arrivare, i pagamenti continueranno.

Se non si dovessero ricevere più i pagamenti, nonostante la visita di convocazione per la revisione da parte dell’INPS non sia arrivata. O se in fase di revisione, la commissione medica non dovesse per qualche motivo confermare la pensione civile, prima di arrendersi alla decisione presa è possibile sempre avvalersi di un supporto legale, come quello offerto da risarcimentierimborsi.it, per riuscire a verificare se ci siano i presupposti per il reintegro della pensione. 

Cosa succede dopo i 67 anni?

Al compimento dei 67 anni di età, molte prestazioni assistenziali vengono automaticamente convertite in assegno sociale. L’importo previsto per il 2025, in virtù della perequazione, è pari a 538,69 € mensili, in leggero aumento rispetto all’anno precedente. 

La trasformazione avviene in automatico a patto che l’INPS disponga dei dati reddituali aggiornati. In caso contrario, l’importo base sarà erogato, ma senza eventuali maggiorazioni spettanti.

Risarcimenti e Rimborsi: per la difesa dei propri diritti

Risarcimenti e Rimborsi opera con un team legale esperto nella gestione delle pratiche per l’invalidità e per le richieste di indennità di accompagnamento. Spesso molte famiglie si trovano negate l’accesso a questi diritti nonostante abbiamo tutti i requisiti per accedervi. 

In alcuni casi, le problematiche potrebbero essere di natura burocratica, a volte anche un solo documento mancante può precludere l’accesso al supporto dello Stato. Altre volte, ci potrebbero essere problemi legati alle visite mediche e alla documentazione medica di supporto. 

I casi in cui purtroppo si potrebbe vedere negato l’accesso a queste prestazioni sono diversi, ma non bisogna arrendersi alla decisione della commissione medica o dell’Inps, è possibile infatti, avere il supporto di legali esperti nel settore al fine di riuscire ad affrontare queste complessità ed ottenere quanto è di diritto. 

Il servizio offerto da Risarcimenti e Rimborsi si rivolge a cittadini e famiglie che:

  • hanno ricevuto un rigetto della pensione civile;
  • sono in attesa di revisione sanitaria e temono la sospensione del pagamento;
  • devono affrontare il passaggio all’assegno sociale;
  • necessitano di tutela legale per far valere i propri diritti di fronte all’INPS.

Attraverso un team legale specializzato in materia previdenziale e assistenziale, Risarcimenti e Rimborsi offre consulenze personalizzate, si occupa della raccolta documentale, della presentazione dei ricorsi e dell’assistenza nelle fasi più delicate del procedimento. Un servizio pensato per restituire chiarezza, protezione e continuità a chi già vive una condizione di fragilità.

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ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2025 16:33

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