Investe il padre con l’auto e lo colpisce a martellate in testa: la terribile lite

Investe il padre con l’auto e lo colpisce a martellate in testa: la terribile lite

Dramma familiare a Sassari: giovane aggredisce il padre investendolo con l’auto e tenta di colpirlo con un martello in testa.

A Sassari, un giovane di 25 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del proprio padre.

L’aggressione è avvenuta in un parcheggio pubblico del quartiere Monte Rosello dove il giovane, al culmine di una lite furiosa, ha dapprima investito il genitore con la propria auto. Per poi tentare di colpirlo con un martello alla testa.

La lite tra padre e figlio a Sassari: la dinamica dei fatti

L’episodio si è consumato nel tardo pomeriggio di domenica 6 ottobre, come riportato da Today.it, dopo che padre e figlio avevano trascorso insieme la mattinata.

Le cause della lite non sono ancora state chiarite, ma ciò che è certo è che l’escalation di violenza è stata repentina e brutale. Durante il litigio, il giovane ha messo in retromarcia la propria auto, investendo il padre.

Non soddisfatto di quanto accaduto, ha quindi afferrato un martello e si è scagliato contro il genitore, cercando di colpirlo alla testa.

Fortunatamente, una segnalazione di passanti ha permesso un intervento tempestivo dei carabinieri della compagnia di Sassari.

Le forze dell’ordine sono riusciti a bloccare il giovane prima che potesse portare a termine l’aggressione con l’arma. Il padre, ferito gravemente, è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata.

I medici, come scritto da Fanpage.it, gli hanno diagnosticato un trauma cranico e diverse contusioni su tutto il corpo. Nonostante le gravi lesioni, la prognosi è stata di soli cinque giorni.

L’arresto del giovane

Il 25enne è stato arrestato sul posto e condotto al carcere di Bancali, in attesa della convalida dell’arresto.

Lunedì 7 ottobre, il giovane è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari, il quale si è riservato di decidere sulla richiesta avanzata dall’avvocato difensore.

Il legale ha chiesto gli arresti domiciliari per il giovane, sottolineando che padre e figlio non convivono e che, quindi, non vi sarebbero rischi di reiterazione del reato.