Rischi controllati e introiti quasi sicuri
Investire in obbligazioni: il modo più sicuro per far fruttare i propri risparmi senza correre i rischi degli azionisti.
Perché scegliere le obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli emessi da soggetti (Stato, ente pubblico, azienda) che, necessitando di liquidità, chiedono a privati di prestare loro del denaro impegnandosi a restituirlo versando un certo interesse.
L’interesse periodico (o cedola) che un’obbligazione frutta viene versato ogni tre mesi, ogni sei mesi o ogni anno all’obbligazionista il quale però può scegliere di non prelevarlo.
Lasciando gli interessi maturati dove sono, essi potranno essere reinvestiti in altri titoli, producendo il cosiddetto interesse composto.
Un investitore oculato inoltre provvederà a stilare un piano investimenti per avere sempre sotto controllo sia il denaro investito sia gli introiti che derivano dai titoli acquistati.
Ci sono obbligazioni che forniscono interessi a tasso variabile, tenendo cioè conto del fluttuare di alcuni parametri del mercato finanziario. Di tali obbligazioni è letteralmente infattibile calcolare il rendimento, perché legato a troppe variabili. E’ possibile invece, con un calcolo piuttosto impegnativo, calcolare il rendimento delle obbligazioni a tasso fisso.
Investire in obbligazioni: trovare nuovi titoli e valutare i fattori di rischio
Periodicamente vengono immessi sul mercato finanziario nuovi titoli obbligazionari. Ad illustrare il dettaglio dei nuovi titoli è la Banca d’Italia: nella pagina dedicata esclusivamente al mercato delle obbligazioni è possibile consultare un box sempre aggiornato sulle nuove obbligazioni disponibili.
In alternativa Bondworld fornisce una dettagliata analisi di tutti gli aspetti salienti dei nuovi titoli.
Uno dei fattori fondamentali da tener presente nel momento in cui si decide su quale titolo investire è il rating. Con tale termine si intende l’affidabilità dell’ente che emette le obbligazioni e, in parole povere, la sua solvibilità.
Maggiore è il rating di un’obbligazione (valutato da apposite società di rating) minore saranno gli interessi assicurati da quella obbligazione, e viceversa: più basso il rating, quindi maggiori i rischi di perdita, maggiore saranno gli interessi assicurati da quella obbligazione.