In Iran le proteste continuano senza sosta: una fola di manifestanti si è radunata davanti al carcere contro l’esecuzione dei manifestanti.
Tantissime persone in Iran si sono recate davanti alla prigione di Rajaeishahr, situata nella città di Karaj. La folla si è radunata per protestare contro le esecuzioni dei giovani manifestanti avvenute negli scorsi giorni, condannati a morte dal regime per aver partecipato alle proteste in corso dalla morte di Mahsa Amini.
Tantissimi i video che circolano online e sui social, dove i manifestanti, radunati, gridano: “Ogni manifestante che viene ucciso, migliaia lo sostituiranno” e “la nostra patria non sarà salvata, a meno che i mullah non muoiano”. In sottofondo alle urla, si sentono gli spari della polizia contro la folla.
Le esecuzioni dei giorni scorsi
È sorta la notizia della morte di altre tre persone, condannate dal regime dell’Islam con l’accusa di aver ucciso dei membri appartenenti alle forze di sicurezza ad Isfahan durante le proteste. I tre giustiziati sono Saleh Mirhashemi Baltaghi, Majid Kazemi Sheikhshabani e Saeed Yaghoubi Kordsofla.
Tutti e tre sono stati accusati di “attacco terroristico armato”, nonché di avere sparato e ucciso tre membri delle forze di sicurezza. Le tre persone sono state tutte condannate alla pena capitale per “Muharebeh“, che tradotto significa inimicizia contro Dio. L’accusa sarebbe inoltre quella di aver “minato la sicurezza del Paese” mediante l’impiego di armi e guidando un gruppo criminale.
L’impiccagione dei due condannati
Soltanto ieri è sorta la notizia secondo cui altri due uomini sono stati giustiziati dal regime. L’autorità giudiziaria del Paese ha riferito i due decessi in questione. Stando a quanto riferito dalla magistratura iraniana, i due condannati sono Mohammad Mahdi Karami, 22 anni, e Seyyed Mohammad Hosseini, 39 anni.
L’agenzia di stampa locale Mizan Online, ha riferito che “I principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati“. Secondo quanto appreso, i due facevano parte di un gruppo di 16 persone, tutte arrestate per l’uccisione del paramilitare Ajamian.