Un annuncio sconvolgente e contraddittorio quello del leader religioso della Repubblica islamica Khamenei che chiede più donne in politica.
L’ayatollah Seyyed Ali Khamenei in Iran ha incontrato un gruppo di donne iraniane in occasione della Festa della mamma. Il leader religioso ha sollecitato una maggiore partecipazione delle donne nei vari livelli politici e decisionali nel Paese. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di Stato Irna. “Questa è una cosa importante. Dobbiamo trovare una soluzione per questo”, ha detto il leader supremo.
L’agenzia iraniana ha diffuso anche le foto dell’evento in cui Khamenei parlava ad una sala piena di donne con il velo nero e il volto coperto dalla mascherina. Ma questo non frena le proteste che continuano da quasi quattro mesi in Iran. Le autorità hanno cominciato a controllare il velo delle donne alla guida nelle auto. E a coloro che non indossano l’hijab arriva un sms, un promemoria di indossare il velo.
Iran facilita l’accesso all’istruzione delle donne afghane
I manifestanti non dimenticano gli assassini e le torture da parte delle autorità religiose e vogliono la fine del regime. A Javānrūd una ragazza curda senza l’hijab in piedi davanti alle forze di sicurezza nella cerimonia del quarantesimo giorno di fine del lutto per la morte di sette martiri che in questa città hanno preso parte alla rivoluzione, gridando morte ad Alì Khamenei e maledicendo Khomeini.
Nel frattempo, un’altra notizia sconvolgente arriva dalla repubblica islamica. L’Iran ha annunciato che aumenterà di cinque volte il numero di borse di studio che consentiranno agli studenti afghani di studiare all’Università di Teheran e ridurrà inoltre le tasse di iscrizione per le donne afghane, escluse dalle università nel loro Paese. A metà dicembre infatti i talebani hanno chiuso le università alle ragazze già private dell’istruzione secondaria minando sempre di più i diritti umani.
In Afghanistan, il regime dei talebani tornati al potere nel 2021, c’è un’interpretazione dell’Islam ultra rigorosa rispetto a prima.
