Usa e Israele confermano l’accordo di vietare all’Iran l’uso e l’acquisto di armi nucleari. L’obiettivo della guerra segreta.
L’attacco di droni a Isfahan è l’assaggio che Israele ha voluto dare alla Repubblica islamica qualora si ritirasse completamente dall’accordo sul nucleare. La guerra segreta, o quantomeno non dichiarata ma palese, contro l’Iran portata avanti da Usa e Israele ha l’obiettivo di frenare il più possibile la strategia della repubblica islamica sul nucleare. Un concetto ribadito anche dalla visita di ieri del segretario di Stato Anthony Blinken a Tel Aviv.
Il diplomatico statunitense ha incontrato il premier Netanyahu e hanno concordato che non permetteranno mai all’Iran di avere in nucleare. La cooperazione tra gli Stati arriva dopo quella dei servizi segreti. Il capo della Cia William Burns, e il capo del Mossad stanno portando avanti esercitazioni per missioni a lungo raggio contro i mullah iraniani.
Il motivo della guerra di Israele contro la repubblica islamica
In tutto ciò si inserisce anche la guerra in Ucraina. L’Iran ha deciso di appoggiare Mosca fornendo anche i droni all’esercito aggressore che piovono sulle città ucraine. Il connubio tra Iran e Russia schiera l’Occidente, a sostegno di Kiev, sempre più in questo conflitto che va dal Medio Oriente al Cremlino. Zelensky ha visto l’attacco alla difesa di Isfahan come un favore all’Ucraina ma in realtà rientra in un piano più ampio e anche più lungo della guerra del Mossad – e della Cia – contro la Repubblica islamica e la volontà di dotarsi dell’arma atomica.
La guerra di Israele contro l’Iran è atto solo alla sua sicurezza nell’area. Le organizzazioni terroristiche in Medio Oriente sono schierate contro la presenza e l’occupazione di Israele in Palestina. Il possesso dell’atomica da parte della repubblica islamica potrebbe mettere a serio rischio la sopravvivenza dello stato ebraico.