Iran: la sorella di Khamenei contro la tirannia

Iran: la sorella di Khamenei contro la tirannia

La sorella della guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, si è ribellata alla dittatura schierandosi dalla parte del popolo.

Badri Hossein Khamenei, la sorella della Guida suprema della Repubblica islamica Ali Khamenei, ha pubblicato una lettera in cui si augura “presto la vittoria del popolo e il rovesciamento di questa tirannia al potere”. La donna ha pubblicato la lettera dall’account Twitter di suo figli ed è stata ripresa da alcuni media. La sorella dell’ayatollah ha criticato suo fratello dicendo che “il regime della Repubblica islamica non ha portato altro che sofferenza e oppressione per l’Iran e gli iraniani. Il popolo dell’Iran merita libertà e prosperità e la loro insurrezione è legittima e necessaria per ottenere i loro diritti”.

La sorella di Khamenei ha definito la dittatura del fratello un “califfato dispotico”. Badri Khamenei ha invitato le Guardie Rivoluzionarie, la polizia religiosa istituita dal regime per punire chi non rispetta la legge islamica, a deporre le armi il prima possibile e a unirsi alle proteste del popolo. “Credo sia opportuno dichiarare ora che mi oppongo alle azioni di mio fratello ed esprimo la mia solidarietà a tutte le madri in lutto per i crimini della Repubblica islamica”, ha detto la donna.

bandiera Iran

La condanna della dittatura e dei suoi crimini

Nella lettera ha condannato le repressioni violente e i crimini della dittatura. La sorella della guida suprema è sempre stata dissenziente nei confronti della tirannia istaurata dalla sua famiglia nel 1979. Ora ha deciso di parlare pubblicamente dopo che sua figlia è stata arrestata. La donna ha accusato il fratello di non ascoltare il popolo mentre lei si schiera da parte del popolo e soprattutto delle donne dell’Iran.

Anche l’ex presidente dell’Iran Mohammad Khatami ha dichiarato il suo sostegno al popolo iraniano e alle manifestazioni di protesta contro il regime. Khatami è stato un presidente riformista che ha guidato l’Iran dal 1997 al 2005. “Libertà e sicurezza non devono essere messe in contrapposizione”, ha dichiarato prendendo le parti del popolo iraniano.

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