Centinaia le persone in ospedale, almeno 20 i morti: tra questi, l’artista iraniano Khosrow Hassanzadeh.
Questo il bilancio delle ultime settimane che, dunque, potrebbe salire. Il tutto a causa di alcuni alcolici adulterati. Tra le vittime si annovera anche il pittore iraniano Khosrow Hassanzadeh, che è morto domenica mattina all’ospedale di Teheran. L’artista 60enne era molto conosciuto anche a livello internazionale. Era entrato in coma 10 giorni fa dopo aver ingerito, secondo Iran International, alcol contaminato da metanolo.
Incolpato il governo di Teheran
Molte persone, sui social, attaccano il governo di Teheran per la morte del pittore. Il governo ha vietato fin dal 1979, data della fondazione della Repubblica islamica, la produzione e la vendita di alcolici. Tutto ciò ha, naturalmente, portato ad un grande contrabbando e produzione illegale di sostanze alcoliche, il cui consumo spesso porta all’avvelenamento.
Solo nelle ultime settimane 40 persone sono state ricoverate per aver bevuto alcol di contrabbando. Altre 100 sono state ricoverate, di cui 14 morte, dopo aver ingerito alcol contaminato a Karaj, città ad ovest della capitale iraniana.
Il capo dell’organizzazione di medicina legale in Iran, Abbas Masjedi Arani, afferma che l’anno scorso le vittime sono state in totale 664. Questo rappresenta, rispetto all’anno passato, un aumento del numero dei decessi del 30% legato al consumo di bevande alcoliche contraffatte.