Le pattuglie della polizia morale istituite nel 1979 erano scomparse dalle strade dell’Iran dopo la morte di Mahsa Amini.
Dopo diversi mesi dalle proteste per la morte di Mahsa Amini, torna tra le strade dell’Iran la polizia morale per controllare che le donne indossino correttamente il velo secondo il governo. Le pattuglie istituite nel 1979 erano scomparse lo scorso anno, ma adesso per la popolazione femminile del Paese potrebbe ritornare l’incubo.
Torna la polizia morale in Iran
E’ stato il portavoce delle forze dell’ordine, Said Montazer al Mahdi, ad annunciare il ritorno degli agenti in Iran, che vengono chiamati a controllare la moralità, per come la intende la legge degli ayatollah. La polizia quindi, potrà di nuovo registrare e arrestare le donne che non indossano correttamente il velo.
Secondo il governo iraniano, il ritorno della polizia morale – che era stata abolita lo scorso dicembre – è stato deciso dalle istituzioni e dalla popolazione per “la sicurezza pubblica” e per “le fondamenta della famiglia”.
“La polizia non avrà altra scelta che intraprendere le vie legali con le persone incuranti delle norme sull’abbigliamento e che continuano a violarle. In caso di rifiuto ad ascoltare la polizia, le donne saranno mandate a processo“, ha spiegato Saeed Montazer al Mahdi.
Ripartono le proteste
Appresa la notizia, molte donne hanno ricominciato a protestare sui social. Sono le stesse che cin tenacia hanno continuato a manifestare per mesi, dopo la morte di Mahsa Amini, picchiata e uccisa nel settembre del 2022, perché accusata di non portare correttamente il velo.
Su un video postato dall’attivista Masih Alinejad si vede una ragazza inseguita lungo una strada da una donna più anziana completamente coperta, che cerca di portarla verso una camionetta bianca. La ragazza però si ribella contro gli standard previsti in Iran.