Iraq, i miltari americani pronti a lasciare il Paese dopo il voto parlamentare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Iraq, esercito Usa: “Pronti a lasciare il Paese”

Dopo il voto del parlamento dell’Iraq, i vertici militari statunitensi hanno inviato una lettera nella quale annunciano l’intenzione di ritirarsi.

BAGHDAD – L’attacco in Iraq che ha ucciso il generale iraniano Soleimani ha gettato il Medio Oriente sull’orlo di un conflitto su più ampia scala tra Iran e Stati Uniti.

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L’Iraq vota per il ritiro dei militari Usa

Il governo iracheno deve lavorare per far cessare la presenza di qualsiasi truppa straniera sul suolo iracheno e proibire loro di utilizzare per qualsiasi ragione il suo territorio, spazio aereo e acque territoriali“.
Questo il testo della risoluzione votata dal parlamento dell’Iraq in una sessione d’emergenza, convocata immediatamente dopo l’eliminazione di Soleimani.

https://www.youtube.com/watch?v=Ob3kxpYCiMs

La lettera dell’esercito americano

I vertici militari americani in Iraq hanno informato la loro controparte irachena che le truppe statunitense stanno iniziano i preparativi per “lasciare” il Paese. Il generale di brigata William Seely, capo della task force Usa in Iraq, ha scritto una lettera al capo iracheno delle operazioni congiunte.
Nella lettera si afferma che forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti “si riposizioneranno nei prossimi giorni e settimane per prepararsi ad un successivo spostamento. Per svolgere questa operazione, le forze della coalizione devono prendere alcune misure affinché il trasferimento fuori dall’Iraq avvenga in modo sicuro ed efficiente“, prosegue la lettera. I soldati americani presenti sul suolo iracheno sono circa 5.200.

I prossimi passi

Il presidente della Camera, Mohammed Halbusi, ha spiegato – subito dopo la votazione – che per cancellare l’accordo in base al quale le truppe statunitensi e della coalizione anti-Isis sono presenti in Iraq serve varare un’apposita legislazione. Il prossimo passo quindi dovrà essere la presentazione da parte del primo ministro o del presidente, di un disegno di legge ad hoc, che dovrà ottenere l’approvazione del Parlamento in prima e seconda lettura. Dopodiché, scatterebbe una nota con cui si dà un anno di tempo per effettuare il ritiro.

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ultimo aggiornamento: 6 Gennaio 2020 23:01

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