C’è tempo fino al 31 ottobre per richiedere il bonus Iscro 2025 all’INPS. A chi spetta, quali sono i requisiti da rispettare.
Alla fine di ogni anno fiscale, molti professionisti autonomi si ritrovano ad affrontare difficoltà legate alla discontinuità del reddito, proprio per fornire un sostegno a questa categoria è stata istituita l’Indennità (bonus) Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), pensata per chi lavora con partita IVA e risulta iscritto alla Gestione Separata INPS. Introdotta in via sperimentale nel triennio 2021-2023, questa misura è diventata strutturale a partire dal 1° gennaio 2024 grazie alla legge di Bilancio dello stesso anno. La domanda per ricevere il beneficio può essere presentata fino al 31 ottobre 2025, tramite i servizi telematici dell’INPS o con l’assistenza di patronati e intermediari.
L’obiettivo della misura è garantire un minimo di stabilità economica a quei lavoratori che, pur avendo un’attività autonoma regolare, abbiano visto calare il proprio reddito in modo significativo rispetto agli anni precedenti. Non si tratta di un sussidio assistenziale, ma di un intervento pensato per chi è effettivamente operativo sul mercato, ma attraversa un momento di difficoltà economica.

Cos’è l’ISCRO e chi può richiederlo
L’ISCRO si rivolge esclusivamente ai titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, che esercitano un’attività autonoma in modo abituale e sono iscritti alla Gestione Separata INPS. Per accedere al beneficio non bisogna percepire alcuna pensione diretta, né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie al momento della domanda. Inoltre, è necessario non beneficiare dell’Assegno di Inclusione durante l’intero periodo di erogazione del bonus.
Un requisito fondamentale riguarda il reddito: il lavoratore deve aver dichiarato, nell’anno precedente alla domanda, un reddito inferiore al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti, e comunque non superiore a 12.000 euro, soglia rivalutata ogni anno secondo gli indici ISTAT. È obbligatoria anche la regolarità contributiva, mentre l’attività professionale che dà diritto alla prestazione deve essere la stessa per cui si è iscritti alla Gestione Separata. La domanda va presentata online, tramite SPID, CIE o CNS, oppure contattando il numero verde INPS.
Importo, durata e casi di esclusione
L’indennità viene corrisposta per sei mesi consecutivi e decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda. L’importo erogato mensilmente è pari al 25% del reddito medio dei due anni precedenti l’anno di riferimento, calcolato su base semestrale. L’INPS ha precisato che il valore mensile non può in nessun caso essere inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro, con aggiornamenti annuali legati alla variazione ISTAT dei prezzi al consumo.
È importante sottolineare che l’ISCRO non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno in cui si è già beneficiato della prestazione. Pertanto, chi ha ricevuto l’indennità nel 2024, non potrà fare domanda per il 2025. La decadenza dalla prestazione avviene anche in caso di cessazione della partita IVA, di ottenimento di una pensione diretta o dell’iscrizione ad altra forma di previdenza obbligatoria nel periodo di erogazione.
L’ISCRO 2025 rappresenta un’opportunità concreta per i professionisti in difficoltà. Chi rispetta i requisiti può accedere a un sostegno mensile significativo, utile per affrontare con più serenità le oscillazioni tipiche del lavoro autonomo. La domanda va inoltrata entro il 31 ottobre, e non è prorogabile: per questo è essenziale verificare subito la propria posizione contributiva e preparare la documentazione necessaria.