L’Isis minaccia Roma: “Ci prepariamo da tempo, la prenderemo”

L’Isis minaccia Roma: “Ci prepariamo da tempo, la prenderemo”

Lo Stato islamico prosegue la sua lotta in Africa e in Medio Oriente e sogna Roma: “La prenderemo, ne siamo certi”.

L’Isis torna a minacciare l’Italia e a mettere gli occhi su Roma, uno degli obiettivi principali dei guerrieri dello Stato Islamico. Roma è la città del Papa e ha un forte valore simbolico. Non sorprende quindi che abbia un certo rilievo anche per i guerrieri dell’Isis.

L’impegno dell’Italia nella lotta al terrorismo

Sulla rivista ufficiale dell’Isis è stato pubblicato un pezzo nel quale si faceva il resoconto del vertice anti-terrorismo che si è tenuto in Italia a fine giugno. Un momento di confronto tra Italia e Stati Uniti per parlare della lotta al terrorismo e pianificare una solida collaborazione in zone chiave dello scacchiere geo-politico. In effetti il terrorismo minaccia in maniera concreta l’Africa. E nelle ultime settimane gli occhi dell’Occidente sono puntati nel Sahel, una sorta di terra di confine verso l’Europa. Un territorio che deve essere difeso per difendere l’Europa.

Isis

L’Isis minaccia l’Italia: “Prenderemo Roma, ne siamo sicuri”

L’articolo pubblicato sulla rivista dell’Isis si concentra sui successi ottenuti in Africa e sulla paura dell’Occidente. L’Europa e gli Stati Uniti hanno paura del terrorismo. E l’articolo si chiude con una minaccia: “Lo Stato islamico prenderà Roma“. Una minaccia che evidentemente per i sostenitori dell’Isis è una sorta di promessa propagandistica fatta in un momento in cui la situazione in Medio Oriente è quantomeno complicata per i guerrieri dello Stato islamico.

Le preoccupazioni dell’Europa crociata non sono infondate e le paure della Roma crociata sono giustificate, perché sono state e sono ancora nella lista dei bersagli più importanti per i mujaheddin. Perché questa è la promessa che Dio Onnipotente ha fatto ai suoi fedeli servitori che sono sicuri della sua realizzazione. L’aspettano con grande pazienza e hanno fatto preparativi sin dall’inizio della loro guerra santa in Iraq“, si legge nel documento. “La prenderemo, ne siamo sicuri. I giorni della battaglia stanno arrivando e saranno felici coloro che hanno proseguito la lotta“.

Roma

Per i Servizi al momento non esiste una minaccia concreta

Il messaggio, così come tutti i messaggi che sono stati pubblicati dopo il vertice anti-terrorismo, è stato intercettato dai servizi italiani, che al momento non ritengono ci siano effettivamente le condizioni di un attacco da parte di una o più cellule. La sensazione è che si tratti di appelli della propaganda per sovvertire le sorti della lotta in Medio Oriente.