Isopensione: come funziona, quando conviene, come richiederla
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Isopensione: ecco come funziona e quando conviene

consulente pensione anziani coppia

L’isopensione è uno strumento che permette ai lavoratori di accedere in anticipo alla pensione: ecco come funziona.

Dopo anni trascorsi a lavorare arriva il momento della meritata pensione. Ma tra una riforma e l’altro questo momento rischia di allontanarsi sempre di più, c’è uno strumento però che può aiutare ad avvicinarsi a questo momento: è l’isopensione. Vediamo ora nel dettaglio che cos’è, come funziona, quando conviene e tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Cos’è l’isopensione

Ma l’isopensione cos’è? E’ una misura che è nata con la celebre Legge Fornero di riforma delle pensioni. L’obiettivo di questo strumento di flessibilità, che permette ai lavoratori di andare in pensione in anticipo senza rinunciare a una parte dei contributi versati negli anni di lavoro, è quello di favorire un ricambio generazionale all’interno del mondo del lavoro.

Isopensione: come funziona

Per capire come funziona l’isopensione è necessaria una premessa: questo strumento si rivolge esclusivamente ai lavoratori del settore privato che siano assunti in aziende di medio-grandi dimensioni (l’azienda deve avere almeno 15 lavoratori assunti).

Per ottenere l’isopensione è necessario che la stessa azienda trovi un accordo con le organizzazioni sindacali del territorio, accordo che deve poi essere esaminato e validato dall’INPS. L’azienda deve inoltre farsi carico di tutti gli oneri relativi: dal pagamento dell’assegno di isopensione fino al veramente dei contributi previdenziali.

Vediamo ora come funziona nel dettaglio l’isopensione: il lavoratore può terminare di lavorare con un massimo di 4 anni di anticipo (in origine erano 7), l’azienda però continua a versare i contributi fino all’età pensionabile.

Isopensione e secondo lavoro

Ma l’aspetto interessante dell’isopensione è anche un altro: per chi accede a questo strumento non c’è alcun divieto di svolgere un secondo lavoro, cosa che può fare senza subire trattenuta sull’assegno da parte dell’INPS.

E’ anche possibile aprire una Partita IVA e mettersi in proprio e svolgere quindi in autonomia una nuova attività, pur percependo l’isopensione. La procedura per l’apertura della Partita IVA è identica a quella di qualsiasi altro lavoratore.

Dopo l’isopensione cosa succede?

Chi ha avuto accesso all’isopensione e, in quell’arco di tempo, ha lavorato come dipendente o si è messo in proprio aprendo Partita IVA, al termine del periodo di isopensionamento si vedrà ricalcolata la propria pensione con i nuovi contribuiti versati con il nuovo lavoro. Niente paura quindi: i nuovi contributi non andranno persi.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2023 18:09

Crac Credit Suisse: “È colpa dei risparmiatori e social media”

nl pixel