Attacco da parte di Israele verso l’Iran. L’attesa risposta israeliana è arrivata: nel mirino una base aerea iraniana a Isfahan.
Era stata annunciata una risposta di Israele verso l’Iran e adesso è arrivata. L’esercito israeliano ha colpito con droni e, forse, anche con missili, la zona di Isfahan dove è presente una base aerea. A riportare per prima la notizia dell’attacco è stata l’emittente statunitense Abc News, informata da un alto funzionario americano rimasto anonimo. Adesso sale il timore escalation.
Israele, l’attacco all’Iran
Israele ha attaccato l’Iran e ha colpito obiettivi militari nelle prime ore di venerdì 19 aprile 2024 come ritorsione per l’attacco missilistico lanciato la scorsa settimana da Teheran. A rilanciare per prima la notizia è stata l’emittente Abc News, informata da un alto funzionario americano rimasto anonimo. Secondo le prime informazioni sull’accaduto, delle esplosioni sarebbero state registrate nella zona di Esfahan dove sarebbe presente una importante base aerea iraniana.
Sarebbero, invece, al sicuro, i siti nucleari.
Alcuni droni sono stati “abbattuti con successo” dalla difesa aerea iraniana, ma non ci sono informazioni riguardo un possibile attacco missilistico “al momento”. Sono state queste le parole del portavoce dell’agenzia spaziale iraniana. “Al momento non c’è stato alcun attacco aereo al di fuori di Isfahan e in altre regioni del Paese”, ha detto Hossein Dalirian in un messaggio pubblicato su X.
USA informati preventivamente
Tra le altre informazioni giunte sull’attacco israeliano, anche l’avviso dato, in anticipo, agli Stati Uniti. Pare, infatti, che Washington sia stato avvisato in anticipo dell’attacco all’Iran. A renderlo noto alcuni media americani. Gli Stati Uniti avrebbero ricevuto una notifica preventiva dell’attacco israeliano all’Iran, ma non hanno appoggiato l’operazione né hanno avuto alcun ruolo nella sua esecuzione, secondo quanto riferito dai media statunitensi.
Nel dettaglio sono state la NBC e la CNN, citando rispettivamente fonti che hanno familiarità con la questione e un funzionario statunitense, a spiegare come gli USA avrebbero ricevuto una notifica preventiva dell’attacco.